OBERHOF – Gestire il lancio, nella staffetta odiera, non era facile. Bussare a casa Christiansen per avere tutte le indicazioni in merito. Didier Bionaz come già nella staffetta mista di apertura si è incaricato di rompere il ghiaccio nel team azzurro: il valdostano dell’Esercito ha completato la propria fatica all’ottavo posto, risentendo delle difficili condizioni in pista nel tiro in piedi, quando il vento è improvvisamente cresciuto.
"La mia è stata una prestazione non negativa, tutto sommato. Ho fatto il mio, ho utilizzato bene le ricariche con un passo abbastanza buono, a parte forse l’ultimo giro. Potevo fare un pochino meglio, forse. Ma non era facile con queste condizioni: la folata poteva arrivare in qualsiasi momento. In piedi per esempio ho avuto vento forte dopo i primi tre bersagli colpiti ed ho dovuto lavorare molto per non commettere altri errori con le ricariche: lì ho perso quei secondi di troppo. Già di mio non sono un tiratore rapidissimo e non volevo compromettere tutto sbagliando le ricariche. Ed il vento rendeva ancora più duro il tracciato, era contrario nella seconda parte di tracciato e non era affatto facile tenere un ritmo alto. Ho respirato un po’ solo in scia a Christiansen nel secondo giro".
Con la staffetta maschile finisce il mondiale del classe 2000, quale è il suo giudizio in partenza dalla Turingia?
"Torno a casa da Oberhof 2023 contento per la medaglia nella mista. Non me l’aspettavo ed è un’emozione che porterò con me per tutta la vita. Ma non sono un ragazzo che si accontenta e avrei voluto fare qualcosa di meglio nelle altre gare. La 20km mi ha soddisfatto del tiro, la sprint sfortunata mi ha precluso l’inseguimento e mi spiace non avere chance di inseguire un posto nella mass start. Ora voglio sfruttare le ultime tre tappe per finire in fiducia in vista del prossimo inverno".
Biathlon – Didier Bionaz “Non era facile, oggi. In piedi ho dovuto lavorare su ogni colpo e su ogni ricarica”

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