Biathlon - Fabio Cianciana elogia Wierer: "Non mi stupisce che stia ancora vincendo, è sempre determinata"

È giustamente orgoglioso Fabio Cianciana, che insieme a Daniele Piller Roner, ha allenato nell'aspetto tiro gli atleti del gruppo maschile e Dorothea Wierer nel corso della passata estate, per poi seguire la squadra in Coppa del Mondo e dividere il poligono con Jonne Kähkönen suo collega della femminile.

La doppia vittoria di Dorothea Wierer e il primo podio in carriera di Tommaso Giacomel rappresentano delle belle soddisfazioni per l’allenatore valdostano del CS Esercito: «È stato un wekeend ricco di soddisfazioni - afferma Cianciana a Fondo Italia - non solo per le vittorie di Doro e il podio di Tommaso, che sono un bel bottino, oltre al podio di Lisa. Tutta la squadra sta girando bene e sta sparando bene. Vedo con piacere che tutti i nostri atleti sono ancora molto concentrati e questo era l’obiettivo della trasferta, perché a fine stagione le energie sono al lumicino per tutti ma se si riesce a restare concentrati si può fare del buon biathlon».

Dalla Svezia, Cianciana elogia Wierer per la sua doppia vittoria e ci parla di un’atleta ancora al lavoro sui particolari, anche di tecnica di base. «C’è poco da dire su Doro. Il fatto che a 32 anni stia ancora vincendo non mi stupisce, perché lei è sempre molto determinata e continua a gareggiare perché le piace ancora fare questo sport, ma vuole farlo bene. Dopo un’analisi fatta in questi giorni, abbiamo deciso di concentrarsi sul tiro, abbiamo lavorato un po’ sulla tecnica di base, perché in inverno si perde quell’aspetto. In piedi sembrerebbe che abbiamo messo a posto ciò che non andava, un aspetto tecnico nel seguire il colpo dopo il tiro, difficile da analizzare durante le gare. Lei è super motivata, andiamo avanti così. Sono convinto si possa fare bene anche a Oslo, tenendo alta la concentrazione e l’attenzione».

Oltre al podio di Tommaso Giacomel, cresciuto tantissimo in questa stagione, Cianciana è anche felice di aver avuto oggi tre atleti nella mass start, dal momento che erano presenti anche Braunhofer e Bionaz. Il valdostano è stato sfortunato, come spiegato dall’allenatore: «È stato un bel risultato per noi avere tre atleti nella mass start. Peccato per la caduta di Didier nel secondo giro, anche perché lì ha perso il caricatore e soprattutto aveva il tunnel sporco di neve. Per sistemare tutto ha perso almeno 50” in piazzola. Ma anche queste sono esperienze che i nostri giovani possono mettere nel loro bagaglio in vista del 2026, che è sempre l’obiettivo».