"Ho ottenuto molto di più di quello che avrei potuto sognare ed ora sento che è giunta l’ora di fare altro della mia vita". Con queste parole Marte Olsbu Røiseland ha comunicato nella mattinata di Oslo l’intenzione di porre fine alla propria carriera agonistica, come anticipato nelle prime ore della giornata da NRK.
Dopo le sedici medaglie d’oro tra Olimpiadi (3) e Mondiali (13) il trittico di gare di Holmenkollen di questo fine settimana farà calare il sipario sulla carriera della trentaduenne norvegese, nativa di Froland ma di casa a Lillehammer dopo il matrimonio con il tecnico Sverre Røiseland, che nel 2018 ha contribuito al cambio di passo della sua carriera. Ad oggi Marte è ancora detentrice della Coppa del Mondo, vinta al termine della passata stagione.
C’è commozione e non poca nelle parole e nel viso di Marte Røiseland mentre spiega ai numerosi media accorsi le ragioni che stanno alla base della decisione. "Non è stata una scelta del momento, è tutto l’inverno che ci penso e sento che è giunto il momento. E’ triste, molto triste dover salutare questo mondo, ma credo che sia giusto e davvero non vedo l’ora di conoscere tutto quello che la vita mi può offrire".
Non era una predestinata, Marte. "Se mi guardo indietro, sono davvero orgogliosa di quello che ho fatto. L’inizio della mia carriera non è stato facile, ma poi sono riuscita a vincere più di quanto avrei mai sognato. Ora però sento di non avere la motivazione giusta per affrontare ancora questo sport, questo lavoro. E so che il mio corpo apprezzerà questa decisione".
Immancabili i ringraziamenti finali. A cominciare dal marito Sverre.
"Sverre è stato il mio più grande sostenitore. Abbiamo impostato un progetto e l’abbiamo portato avanti, noi due. Ora non vedo l’ora di vivere davvero una vita da marito e moglie". Proprio Sverre Røiseland, tecnico del team tedesco, si è commosso a pochi metri dalla moglie. "Credo sia un giorno speciale, una sorta di funerale e battesimo nello stesso momento" ha confessato ai microfoni di NRK.
Le tre gare di Holmenkollen chiuderanno quindi la carriera di Marte Røiseland, cacciatrice seriale di medaglie se ce n’è una. Diciannove vittorie in carriera che diventano 44 contando anche i successi con la staffetta norvegese, 16 medaglie d’oro e 24 medaglie complessive sono numeri pazzeschi, di un’atleta che negli ultimi 5 inverni ha saputo scrivere la storia del biathlon femminile.
Biathlon – Marte Olsbu Røiseland si ritira: a Holmenkollen le ultime gare

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