Biathlon | 21 marzo 2023, 18:00

Range Time - Giuseppe Piller Cottrer: "Questo entusiasmo aiuta per affrontare il post season. Numeri record di un movimento che cresce"

Range Time - Giuseppe Piller Cottrer: "Questo entusiasmo aiuta per affrontare il post season. Numeri record di un movimento che cresce"

 

Nella nebbia di Holmenkollen ci sono stati i saluti, i brindisi, gli abbracci e gli addii che hanno fatto calare e chiudere il percorso di Coppa del Mondo, quattro mesi che da Kontiolahti ad Oslo hanno visto le azzurre protagoniste. Tanti i risultati da ricordare di questo inverno, alcuni che si sono presentati sul cammino sono svaniti nel finale, ma Giuseppe Piller Cottrer torna ad analizzare quanto avvenuto nel complesso in una stagione di alto profilo per il biathlon italiano.

L'ENTUSIASMO AIUTA - "Siamo all’ultimo chilometro della stagione: i campionati italiani in Val Martello faranno scendere in tutti i sensi il sipario su un inverno intenso e di grandi soddisfazioni per tutto il biathlon italiano che continua a crescere su tutti i livelli.

Sono due gli aspetti che mi piace sottolineare. Innanzitutto la presenza di due azzurre sul podio della classifica generale e la grande chiusura di Doro Wierer e Lisa Vittozzi permettono di affrontare primavera ed estate con grande entusiasmo, un elemento fondamentale perché i mesi che passano lontani dalle gare sono tanti e lunghi ed avere stimoli ed entusiasmo consente di affrontarli al meglio".

GIOVANI - "L’altro aspetto sono i ragionamenti in ottica futura: Dorothea Wierer è esperta, continuerà o forse no, ma il biathlon mondiale e italiano non può che ringraziarla per quello che sta facendo, ha fatto e farà. Lei ha ricevuto molto da questo mondo, ma è molto più quello che ha dato in termini di popolarità e visibilità.
Detto questo, il biathlon azzurro può poggiare su tanti giovani: Tommaso Giacomel ha sfiorato fino all’ultimo la coppetta under 25 duellando con un avversario di grande valore come Hartweg, traguardo che in autunno era probabilmente ritenuto fuori portata; ha finito la stagione con 2 medaglia mondiali e il primo podio personale.
E come lui, grande ascesa hanno avuto le varie Rebecca Passler, Hannah Auchentaller, lo stesso Elia Zeni che ha iniziato la stagione con il pensiero dei Mondiali Juniores per poi manco andarci in Kazakistan, perchè fisso nel circuito maggiore. E che dire di Samuela Comola? Ha fatto il salto di qualità, ha dimostrato di poter essere molto competitiva anche in pista. Praticamente tutti gli azzurri impegnati in Coppa del Mondo hanno raccolto punti in classifica, anche i debuttanti. E non dobbiamo dimenticare che è mancato Lukas Hofer".

RICAMBIO E PROFONDITA' - "E dietro ci sono tanti altri giovani, c’è da aspettare il recupero di Linda Zingerle, Daniele Cappellari ha fatto vedere qualcosa di interessante in queste ultime settimane e su quello si dovrà ripartire, i mondiali juniores hanno detto che ci sono molti giovani di interesse, da Barale a Carpella, da Plösch a Lozza passando dalle sorelle Scattolo. Tutti profili che hanno talento e qualità, ma che devono crescere. Il biathlon è uno sport difficile e l’esperienza si acquisisce solo sbagliando e capendo come aggiustare il tiro. Per questo capitano giornate storte: c’è da imparare e la giovane età di quasi tutti i nostri protagonisti è un elemento fondamentale in ottica Milano - Cortina 2026 e futura in generale".

SAPER GIRARE PAGINA - "Ecco, si è chiusa una stagione da record con il titolo iridato della staffetta femminile insieme alle medaglie delle miste a sancire come il movimento italiano sia forte, una potenza a livello internazionale. Si è chiusa con tanti addii di prima fascia, dalle norvegesi Røiseland ed Echkoff (che peccato non averla più vista in gara), a Denise Herrmann, passando per Anais Chevalier ed Eder. Pagine importanti da girare, ma fondamentale è stata la pagina girata in questa stagione da Lisa Vittozzi: con le medaglie iridate, il ritorno al successo e la coppetta della 15km ha definitivamente chiuso questo quadriennio che l’ha esalata, l’ha vista cadere e rialzarsi fino a tornare dov’era. Ora che ha ritrovato la piena stabilità, ha solo da crescere ulteriormente di colpi, sfruttando quanto capito ed imparato in questi tre anni oltremodo complessi da decifrare. Ed ora, buon riposo a tutti".

 

lp

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