L’assegnazione dell’edizione dei Giochi olimpici e paralimpici invernali 2030 pare essere quantomai incerta. La città giapponese di Sapporo, località storica in materia di sport del ghiaccio e della neve, che ha già ospitato le Olimpiadi nel 1972 sembrava essere la chiara favorita per aggiudicarsi la sede che darà seguito a Milano/Cortina 2026. Poco tempo fa, come sappiamo, ha fatto un passo indietro sospendendo la candidatura. Da quanto si apprende dal sito Inside the Games sarebbero stati effettuati dei sondaggi tra la popolazione giapponese che, stando ai risultati degli stessi, non vorrebbe una nuova edizione delle Olimpiadi in casa dopo quelle estive di Tokyo 2020.
In buonissima sostanza, il 47% degli interpellati sarebbe a favore del ritiro della candidatura, con il 38% che avrebbe opinioni diformi. Molto sembrerebbe dipendere dalle elezioni, ormai prossime. Dei tre candidati ne abbiamo due anti-olimpici, mentre solamente uno che sarebbe favorevole a proseguire con il percorso di Sapporo 2030. Chiaramente le nubi intorno all’edizione dei Giochi del 2020, poi disputati nel 2021, hanno influito e non poco. Senza entrare nei meriti, sicuramente c’è moltissima differenza di opinioni nella popolazione nipponica. Da quanto apprendiamo sempre da InsiedTheGames, un terzo della popolazione giapponese non sarebbe influenzata dalla "questione Olimpiadi" per quanto riguarda il voto. Mentre la quasi totalità (79%) sostiene che la cosa necessiterebbe addirittura un referendum popolare.
Tuttavia, il tutto si dovrebbe incanalare, in un modo o nell’altro, dopo questo weekend. Ricordiamo che la scelta della sede doveva essere effettuata già nel mese di dicembre del 2022, ma fu rimandata al consiglio di Mumbai di quest’anno. Sicuramente molto dipenderà dagli sviluppi politici che si verificheranno in Giappone, restano alla posta Svezia e Svizzera, che sembrano essere le candidate-alternativa dopo il passo indietro di Salt Lake City che punta all’edizione del 2034, disponendo già di Los Angeles 2028.
Olimpiadi 2030, Candidatura di Sapporo a un bivio. Giapponesi vogliono referendum popolare

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