Il ritorno in Russia di Ekaterina Bekh dall’Ucraina, appena scoppiato il conflitto militare, aveva causato numerose polemiche, portando addirittura alle dimissioni di Volodymyr Brynzak da presidente della Federazione Ucraina di biathlon, in quanto aveva aiutato lei e Oksana Moskalenko a lasciare il paese, scatenando le polemiche degli altri atleti ucraini. Entrambe erano sotto accusa per non essersi mai schierate contro il conflitto militare, pur avendo cittadinanza ucraina. Ovviamente, la Federazione le ha poi licenziate entrambe giustificando la scelta con i loro risultati scadenti.
Effettivamente Bekh, classe 1998, aveva un 52° posto come miglior risultato in Coppa del Mondo, mentre in IBU Cup aveva ottenuto un podio nella short individual di Arber del 2021. Risultati non del tutto soddisfacenti, nonostante da juniores avesse vinto anche un oro agli Europei, ma chiaramente il motivo del licenziamento era stato il suo immediato ritorno in Russia allo scoppio del conflitto senza mai esprimere nemmeno solidarietà al paese che l’aveva fatta gareggiare e pagata.
Tornata in patria, Bekh ha cercato di riprendere la sua carriera. Nell’ultima stagione ha preso parte solo a due competizioni, la tappa di Minsk della Coppa delle Confederazioni e alla Summer Biathlon di Sochi.
Adesso però le cose stanno cambiando, in quanto l’atleta, che compirà venticinque anni il prossimo 19 agosto, è tornata a tutti gli effetti russa, come ha affermato a Match TV Aleksey Nuzhdov, presidente della Federazione di biathlon della regione di Mosca. «Oggi a Ekaterina Bekh è stata ufficialmente restituita la cittadinanza russa. Si allenerà nella squadra della regione di Mosca, nel gruppo di Kuvaev e Spiridonov».
Biathlon – Dopo aver gareggiato per l’Ucraina, Ekaterina Bekh riprende la cittadinanza russa

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