Sci di fondo | 14 maggio 2023, 08:01

Sci di fondo - Arriva un altro ritiro: Daniele Serra smette a 27 anni, dopo aver vinto la Coppa Italia!

Sci di fondo - Arriva un altro ritiro: Daniele Serra smette a 27 anni, dopo aver vinto la Coppa Italia!

La foto che vedete è l'ultima immagine della carriera di Daniele Serra, vincitore della Coppa Italia 2022/23. Purtroppo è così, perché fondista nato in Valle Maira, in provincia di Cuneo, ha infatti annunciato il suo ritiro dall'attività agonistica con una stories apparsa sul proprio profilo instagram. Un addio che, da quanto ha scritto il cuneese senza fare polemica, non è arrivato non per scelta dell'atleta e ciò fa ancora più male, in quanto l'atleta del CS Esercito era apparso molto motivato nel suo post riepilogativo della stagione, nel quale guardava già a come migliorare nel 2023/24. Invece nella serata di sabato ha pubblicato questo messaggio: «Da un paio di giorni sono ufficialmente entrato nella “pensione agonistica”. È stato un bel viaggio, lungo 20 anni, iniziato per gioco, diventato passione e poi lavoro, che purtroppo si è concluso quest’anno, un po’ a sorpresa anche per me.
I sacrifici che ho fatto nel tempo per arrivare dove sono arrivato non sto lì ad elencarli, chi mi è stato vicino sa quanti e quali sono. Le scelte che ho preso hanno determinato chi sono oggi e credo siano state le migliori possibili, sempre considerando il punto di partenza.
Lo sport è stato il mio pane quotidiano, specialmente negli ultimi 10 anni, e credo che continuerà ad esserlo in una veste diversa, nuova e che a dire la verità mi spaventa un po’ al momento. Credo che non smetterò mai di mettermi in gioco, di imparare cose nuove e anche di gareggiare.
Le sensazioni che provo sono difficili da spiegare ma su tutte prevale il senso di gratitudine verso chi mi ha guidato e sostenuto negli anni, verso chi ha creduto in me, soprattutto la mia famiglia.
Penso che la vita sia fatta a cerchi e che in questi giorni se ne sia chiuso uno importante, che le cose girano e che alla fine segue sempre un altro inizio. Quindi non mi resta che iniziare».

Daniele Serra si deve quindi ritirare al termine di una stagione che lo ha visto vincere per la seconda volta in carriera la Coppa Italia Rode senior, successi ai quali va aggiunto anche una vittoria Under 23. Nell'ultima stagione Serra ha ottenuto anche una vittoria in Coppa Italia, ma non è riuscito a guadagnarsi la qualificazione in OPA Cup, se non per l'ultima di Dobbiaco, quando ormai però non portava più alla Coppa del Mondo. Una cosa certamente frustrante per lui, se si considera l'equilibrio e i buoni risultati di chi dalla Coppa Italia è salito in OPA Cup e da lì in Coppa del Mondo.

Solitamente a ventisette anni dovrebbe arrivare il momento della maturità, quello in cui un atleta può provare finalmente a fare il salto di qualità, soprattutto in uno sport come lo sci di fondo.
Noi scriviamo sempre che solo a fine carriera un atleta conosce davvero il proprio valore, ma troppo spesso questo fine carriera viene imposto troppo presto, magari quando un atleta sta per arrivare a quelli che dovrebbero essere gli anni migliori. In Italia si corre ad arruolare gli atleti a diciassette anni, ad aggregarli magari anche prima, per poi farli smettere quando sono ancora giovani. Un circolo vizioso, accecato dalla politica della ricerca del campione a tutti i costi.

Se si continua così, ci chiediamo quanti atleti andremo a commentare nelle gare italiane nei prossimi anni e quale sarà il valore di queste competizioni, che rischiano di diventare sempre meno allenanti e più deprimenti. Sicuramente bisogna anche aiutare gli atleti a restare motivati, perché negli ultimi anni è stato complicato anche solo guadagnarsi la convocazione in OPA Cup e bisogna essere bravi a cogliere quelle poche gare a disposizione ed avere la fortuna, su anelli spesso di 2,5 km e a volte anche meno, di trovare il treno che porta alle gare internazionali. Quale messaggio si lancia se si dà valore zero alla Coppa Italia facendo smettere chi l'ha appena vinta? Con quali motivazioni sarà affrontata dagli atleti nella prossima stagione?
Speriamo di non scrivere articoli su altri addii, ma temiamo che ne arriveranno anche altri.

 

Giorgio Capodaglio

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