Sci di fondo | 25 maggio 2023, 11:44

Sci di fondo come la Formula 1: la Norvegia testa la proposta dell'Italia che rivoluziona la sprint

Foto Credit: Newspower

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In occasione del meeting di Dubrovnik dello scorso maggio, una proposta italiana ha riscosso molto interesse all'interno del Comitato sci di fondo. Un'idea che, se dovesse passare, rivoluzionerebbe la qualificazione della sprint.

A scriverne è oggi Dagbladet, in un articolo del collega Thomas Haarstad, che ha riferito di come potrebbe essere proprio la Norvegia a testare l'idea italiana nella sua coppa nazionale.
L'Italia si è ispirata alla Formula 1. Le qualifiche si svolgono il giorno prima della gara e i fondisti hanno tre possibilità durante la qualificazione. Conta solo il tempo migliore. Nella proposta dell'Italia, quindi, le sprint di svolgerebbero su due giornate, dando quindi un gustoso anticipo del weekend, un po' come accade nel salto con gli sci.

Nella proposta italiana si legge che il primo giorno sarebbe dedicato alla "pole position", con qualificazione che dovrebbe durare un'ora o più. Ogni atleta sarebbe anche libero di cambiare sci, che darebbe una variabile in più.
Ogni partecipante avrebbe tre possibilità per realizzare il proprio tempo migliore ed entrare così nei migliori trenta che il giorno successivo affronterebbero poi la gara direttamente dalle batterie.
Non sarebbe obbligatorio effettuare tutti i tre tentativi a disposizione. Ogni atleta avrebbe la possibilità di decidere se partire o meno.
In ogni caso si è calcolato che con 80 atleti al via, con distanza di 15" per ogni partenza, la competizione verrebbe completata in circa un'ora.

Come spiegato anche nell'articolo norvegese, nell'idea italiana, la proposta non arriva perché gli atleti sono insoddisfatti della qualificazione di oggi, ma per rendela più adatta alla tv. Infatti, nonostante assegni punti di Coppa del Mondo, oggi il prologo non viene trasmesso in tv in molte nazioni, anche su Eurosport Player viene mandato in onda ma senza commento. Ci si è quindi ispirati alla Formula 1 e un format più accattivante e divertente, ma anche molto strategico, in quanto le condizioni della neve possono cambiare nel corso dell'ora. 

Alla Norvegia è piaciuta questa proposta, così si è assunta la responsabilità di testare la proposta dell'Italia nella Coppa di Norvegia della prossima stagione, se sarà accettata nella riunione primaverile di metà giugno.
Il coordinatore della squadra nazionale della Federazione Norvegese di sci, Ulf Morten Aune, ha affermato a Dagbladet, che però modificheranno leggermente quanto proposto dall'Italia, perché in Norvegia qualificazione e batterie si terrebbero lo stesso giorno: «L'idea è che gli atleti dovrebbero avere più possibilità di affrontare la qualificazione, entro un certo lasso di tempo. Puoi scegliere quando vuoi iniziare. Quanti tentativi faranno gli atleti non è stato deciso, e stiamo anche discutendo se donne e uomini andranno separatamente o se si svolgerà contemporaneamente. Non vediamo alcun motivo per cui non possiamo provarlo nella Coppa di Norvegia, ma ora la Federazione Norvegese di Sci deve decidere. Acquisire esperienza è la cosa importante ora. Lo facciamo perché è giusto testare, vedere nuove opportunità e rendere attraente lo sci di fondo. Abbiamo l'opportunità di testare in Norvegia e fornire feedback».

Insomma la Norvegia potrebbe un po' cambiare, e dal nostro punto di vista anche peggiorare, la proposta italiana.
Un'idea, quella della qualificazione stile Formula 1 che piace anche a Jostein Vinjerui, allenatore della Gran Bretagna, che così ha commentato a Dagbladet: «Mi piace l'idea. Allo stesso tempo, è saggio provarla, in modo che non finisca per rendere le competizioni più costose e più impegnative per i team».

Ma cosa ne pensano gli atleti?
Dagbladet ha interpellato Ane Appelkvist Stenseth e Håvard Solås Taugbøl. «Penso che la qualificazione che abbiamo ora funzioni bene - ha affermato Stenseth - quindi non so se questo la renderebbe migliore. Può fare la differenza in batteria se qualcuno fa un solo tentativo di qualificazione, mentre altri ne fanno tre. La giornata è già dura e lunga. Ma non posso dire nulla finché non l'abbiamo provato». Ovviamente Stenseth si riferisce alla versione norvegese che prevede tutto in un'unica giornata, anziché su due come proposto dall'Italia.

«È qualcosa di nuovo per me, ma suona interessante - ha affermato Taugbøl - è molto difficile dire qualcosa su come funzionerebbe in pratica, ma fondamentalmente penso che sarebbe bello testarlo. Se hai tre possibilità di qualificarti per le batterie, dubito che molte persone saranno in grado di migliorare il proprio tempo al terzo tentativo». Ma le condizioni della neve possono sempre cambiare.

Giorgio Capodaglio

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