Sci di fondo | 31 maggio 2023, 21:37

Il Palio delle Contrade di Livigno perde il suo padre fondatore Giuseppe "Giusefin" Cusini

Il Palio delle Contrade di Livigno perde il suo padre fondatore Giuseppe "Giusefin" Cusini

Il Palio delle Contrade di Livigno perde il suo padre fondatore. Giuseppe Cusini da tutti conosciuto come “Giusefin” se ne è andato lunedì 29 maggio dopo una brevissima malattia che l’ha strappato all’amore della sua famiglia e all’affetto dell’intera comunità di Livigno. 76enne livignasco d.o.c, Giusefin da sempre anima vera del Palio delle Contrade di Livigno la gara popolare di sci di fondo che negli anni ha richiamato in pista  anche i big azzurri  del fondo e del biathlon, lascia un vuoto incolmabile soprattutto sotto il profilo umano.

“E’ stato fulmine a ciel sereno, Giusefin ci mancherà moltissimo. Aveva moltissimi  pregi, era una persona gioiosa, disponibile, aveva sempre il sorriso sulle labbra e le difficoltà le affrontava con una calma ed una diplomazia  incredibile – ricorda Giorgio Urbani , padre dell’ex azzurro di sci di fondo Simone, consigliere del Comitato Palio delle Contrade ”.

Il più anziano del comitato, il presidente “Giusefin” non si tirava mail indietro quando c’era da lavorare, ed il suo entusiasmo verso i nuovi progetti ed anche verso le persone, erano da sempre grande esempio per tutti.  Sguardo limpido e sorriso autentico, Cusini nel gruppo  era il collante tra i giovani ed i meno giovani. Era anche la persona più adatta quando c’era da mediare per quei problemi interni a volte sterili e banali, che si presentavano purtroppo da qualche anno quando si parlava di Trofeo o Palio delle Contrade. Innovativo e sempre sul pezzo, è stata sua l’idea delle versione estiva - e di grande successo-  del Palio delle Contrade,  e addirittura pensato e proposto  nel verso contrario in leggera discesa nella via centrale di Livigno, lo scorso mese di agosto.  Una scommessa vinta ma purtroppo l’ultima di Giusefin Cusini.

Tutta la redazione di Fondo Italia si stringe alla famiglia nel doloroso momento della dipartita di Giusefin.

Katja Colturi

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