Olimpiadi | 13 luglio 2023, 11:00

Olimpiadi Milano Cortina 2026 - Il Fatto: "Lavori in ritardo, c'è il piano B e si chiama Svizzera"

Olimpiadi Milano Cortina 2026 - Il Fatto: "Lavori in ritardo, c'è il piano B e si chiama Svizzera"

Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 potrebbero tenersi, almeno parzialmente, in Svizzera. Un concetto che risulta ossimorico alla sola lettura, ma che starebbe clamorosamente prendendo forma con il passare dei giorni.

A riportare l'indiscrezione è "Il Fatto Quotidiano", secondo cui, in virtù degli abissali ritardi nei cantieri di costruzione delle opere, il trasloco all'estero "non è più tabù: nell'ultima cabina di regia l'amministratore delegato della Fondazione, Andrea Varnier, ne ha discusso apertamente".

Il piano B coinciderebbe quindi con St. Moritz, ma, si legge nel testo, "gli ostacoli più che tecnici ed economici rischiano di essere politici: presidente del circolo locale è il rivale nella federazione internazionale del nostro Ivo Ferriani, lo svizzero Fritz Burkard, che passerebbe così da salvatore della patria dei Giochi italiani".

Non è tutto: il PalaItalia a Santa Giulia (Milano) si è sbloccato soltanto recentemente e in caso di slittamenti in avanti dei lavori, potrebbe tornare utile l'Oval Lingotto di Torino. Speranze ridotte al lumicino per il Palasharp, le cui gare dovrebbero essere assorbite dalla Fiera di Rho.

Che dire, poi, del laboratorio antidoping: in base agli elementi raccolti dal "Fatto", "le Olimpiadi sono a Milano, ma il Coni vuole il laboratorio a Roma e all'Aquacetosa non c'è spazio [...]. Non ci si mette d'accordo su dove farlo, così non è escluso che le provette finiscano all'estero, a Colonia, nel famoso laboratorio di Schwazer (il cluster di Cortina si appoggerebbe su Losanna)".

Alessandro Nidi

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