Johannes Klæbo è tornato negli Stati Uniti per un lungo periodo in quota, dalla durata addirittura di quattro settimane L’olimpionico norvegese ha postato un reel nel quale ha mostrato il suo viaggio in direzione di Park City, nello Utah.
Il tre volte vincitore dell’oro mondiale nella sprint ha ribadito nuovamente la sua volontà di allenarsi tanto in quota, scelta in controtendenza rispetto a quella intrapresa dalla nazionale norvegese di sci di fondo, e tra le motivazioni della sua decisione di abbandonare la nazionale e allenarsi per conto proprio, senza ricevere alcun contributo dalla Federazione Norvegese. «Devo essere al meglio nel 2025 per i Mondiali di Trondheim – aveva dichiarato una settimana fa a VG dopo la vittoria del Toppidrettsveka – per fare questo, devo conoscere il mio corpo, testarlo e spingerlo ai suoi limiti. Per me andare in quota significa diventare a lungo termine un fondista migliore».
Klæbo si era recato nella località statunitense già lo scorso anno, sempre nel mese di settembre. Allora, però, la situazione era ben diversa, in quanto il norvegese si era procurato un infortunio muscolare che lo stava limitando e preoccupando non poco. In quella occasione, Klæbo incontrò Megan Stowe, una fisioterapista americana che vive a Midway, nello Utah. Quest’ultima, che ha lavorato anche per la franchigia NBA dei Milwaukee Bucks, è riuscita a migliorare la situazione fisica del norvegese, che infatti l’ha poi inserita all’interno del suo staff personale.
Sci di fondo – Klæbo fa sempre più sul serio: quattro settimane in quota a Park City!
Photo Credits: Newspower
Ti potrebbe interessare
Sci di fondo – L’ex manager di Johaug coinvolto in un procedimento legale
Jörn Ernst è stato il manager di Therese Johaug per diversi anni ed è stato molto vicino alla fondista quando è
Sci di fondo – Pellegrino a Ski Chrono: alla vigilia dell’inverno olimpico tra emozioni, sogni e ultime sfide
Qualche settimana fa, Federico Pellegrino si è recato a Saint-Jean-de-Moirans, nel dipartimento francese
Sci di fondo – A cinque mesi dal caso doping, Victoria Carl è atleta dell’anno in Germania ma ancora in attesa di giudizio
Ad addirittura cinque mesi di distanza dal giorno in cui è stata annunciata la sua positività al clenbuterolo,

