Combinata | 11 settembre 2023, 18:00

Combinata Nordica – Lisa Hirner: ”L'esclusione da Milano Cortina 2026 è stata una grossa delusione, ma noi “NoCo girls” stiamo dando il massimo per dimostrare la nostra forza!

Fondoitalia.it ha incontrato la giovane e talentuosa combinatista austriaca che ci ha raccontato degli esordi con lo sport nella sua Eisenerz, della sua passione, e delle prospettive della sua disciplina dopo la decisione del Cio di non includere la combinata nordica femminile nel prossimo programma olimpico.

Courtesy Lisa Hirner

Courtesy Lisa Hirner

Lo scorso Giugno 2022, fra le ragazze protagoniste dell’allora neonato circuito di Coppa del Mondo, vi era grande attesa e trepidazione per la decisione che il CIO avrebbe dovuto prendere in merito all'ammissione o meno della Combinata Nordica femminile nel programma dei Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026. Nei giorni immediatamente antecedenti alla decisione, si era però diffuso un certo pessimismo, dopo che al contrario, nelle settimane precedenti, stando a quanto affermato dalle ragazze stesse, dai loro tecnici e dal pannello di comando FIS della combinata nordica, la promozione delle ragazze nel programma olimpico sembrava invece un fatto quasi scontato.

Il giorno del fatidico pronunciamento da parte del CIO, tutte le atlete di Coppa del Mondo come pure le combinatiste più giovani, fin dalla mattina erano tutte in fibrillazione e particolarmente nervose in attesa di quella decisione che poteva cambiare il loro futuro e quello della loro disciplina, dando loro la stessa possibilità e uguaglianza coi ragazzi che invece gareggiano nei Giochi Olimpici dalla prima edizione di Chamonix 1924.

Il 24 Giugno, il CIO, prese una decisione che la maggioranza delle ragazze commentò come alquanto disdicevole, ponendo la totalità delle ragazze stesse, davanti ad un futuro avvolto nelle nubi, senza un domani certo, in un giorno in cui tutte loro si videro negato il sogno che avevano da bambine di poter rappresentare il loro paese e gareggiare nella combinata nordica nella manifestazione planetaria a cinque cerchi. Alcune di loro, indignate da questa decisione, commentarono la stessa delibera come una presa in giro da parte del CIO, che con le parole sbandierava la parità di genere ma coi fatti la negava. Altre accusarono apertamente il CIO di essersi posto dalla parte sbagliata della storia, prendendo poi in prestito la stessa frase che l’attivista climatica svedese Greta Thunberg aveva utilizzato concludendo un suo storico discorso alle Nazioni Unite: “Come il Cio ha osato farlo!”

Sta di fatto che per le “NoCo girls”, come loro simpaticamente si fanno chiamare, quel venerdì 24 Giugno 2023 si rivelò per esse stesse e per la loro disciplina come il venerdì nero che nel 1929 fece crollare la borsa di Wall Street dando il là alla Grande Depressione che caratterizzò gli anni’30. Con le dovute proporzioni, le azioni della Combinata Nordica femminile videro una brusca frenata creando panico e scoramento in coloro che, le NoCo girls stesse, avevano investito tempo, soldi, fatica e tanta della loro grande passione, in un movimento a cui avevano tolto la maggiore cassa di risonanza, ovvero i Giochi Olimpici invernali.

Una di queste ragazze della Combinata Nordica è la diciannovenne austriaca Lisa Hirner, che dopo i successi a livello di Alpen Cup, la medaglia d’oro ottenuta a Losanna nelle Olimpiadi giovanili del 2020, e le tre medaglie di bronzo ottenute ai Mondiali Junior, da un paio d’anni si trova sempre nelle posizioni di vertice a livello di Coppa del Mondo come dimostrano il settimo ed il quinto posto da lei ottenuti nelle ultime due Overall. Lisa così ci descrive e racconta quella triste, per lei e per tutta la solidale ed affiatata famiglia della combinata nordica femminile, giornata: “Ho seguito quella decisione in diretta sul mio telefono ed in principio ho davvero pensato che potessimo farcela, ed essere incluse nel prossimo programma olimpico. La mia prima reazione è stata di vera delusione e molta rabbia. Ancora non capisco la loro decisione, ma dopo un breve periodo, ho deciso insieme alle mie colleghe di lottare ancora più duramente per mostrare cosa possiamo fare noi ragazze della combinata nordica. Amo troppo la combinata nordica per smettere dopo quel triste giorno. Ora non ci penso troppo giorno dopo giorno, perché non andrebbe bene per il mio allenamento quotidiano.” La ragazza classe 2003, interpreta la disciplina in maniera moderna essendo una combinatista completa che ben si difende nel salto con gli sci ma che abbina una notevole tecnica e ottime capacità di resistenza nella parte di sci di fondo. Come detto, finora il maggior successo individuale per l’ancora teenager stiriana, che rappresenta il proprio prestigioso sci club di Eisenerz, fu il successo alle Olimpiadi giovanili di Losanna in un’edizione nella quale fu capace di surclassare l’attuale dominatrice del circuito di Coppa del Mondo, la norvegese Gyda Westvold Hansen: “Si. Ma quella è stata l'ultima volta che l'ho battuta in una competizione ufficiale. Da quel momento Gyda è diventata sempre più forte arrivando all'incredibile livello che ha mostrato nelle ultime due stagioni. Losanna è stata una giornata molto speciale per me. Prima della gara individuale pensavo di non essere al mio massimo livello su quel trampolino. Quindi il giorno della gara mi sentivo piuttosto nervosa, ma il mio salto mi ha davvero positivamente sorpresa. È stato davvero un bel salto che mi ha permesso di iniziare la gundersen con solo ventitre secondi di distacco dalla leader. Nell'inseguimento successivo ho davvero spinto a tutta fin dallo start ed è stata una sensazione incredibile ottenere la medaglia d'oro. E quello era il mio obiettivo principale durante quella stagione.”

Successivamente a quel quarto posto ottenuto in Svizzera dall’allora diciottenne norvegese, il livello di Gyda si è notevolmente alzato come testimoniano le ultime due Coppe del Mondo, gli ultimi due ori a livello di Campionati del Mondo e le rare sconfitte che si contano facilmente sulle dita di una mano. Atleta, Westvold Hansen, dominatrice assoluta della disciplina nelle ultime stagioni, che comunque gode dell’ammirazione di tutte le ragazze che la sfidano sui trampolini e sui tracciati innevati e che vedono in lei un’ulteriore stimolo e motivazione per arrivare al suo livello e chissà in futuro pure batterla e Hirner si inserisce a pieno titolo fra di loro: ”Penso che Gyda abbia nervi d'acciaio. È incredibilmente brava nell’affrontare al meglio ogni singola gara, diventando sempre più forte e mostrando tutto ciò che può raggiungere sia sul trampolino che con gli sci stretti. Quindi il prossimo inverno o in futuro vedremo se qualcuna di noi riuscirà a finire davanti a lei. Io darò il massimo nell'allenamento quotidiano cercando di arrivare al suo livello. Vedremo se riuscirò a farlo. È un'atleta davvero forte, difficile da battere. C’è stato un momento lo scorso inverno a Otepää, durante il PCR, in cui ho pensato, OK, questo è il mio momento perché ero la migliore dopo il salto con gli sci. Ma Gyda ha scelto di saltare da due gate più in basso rispetto a tutte noi e pur non avendo effettuato un salto lungo come il mio, ha vinto quel PCR con 15 secondi di vantaggio su di me. Ma tutta questa attuale situazione, mi motiva a cercare di raggiungere il suo livello nelle mie future stagioni in Coppa del Mondo.”

Ma come hai iniziato con la Combinata Nordica in gioventù? La combinata nordica non aveva un proprio circuito ufficiale di Coppa del Mondo dieci anni fa? Raccontaci i tuoi inizi con lo sport nella tua Eisenerz.

«All'inizio volevo iniziare a praticare solo il salto con gli sci perché mio padre e mio zio erano entrambi ex saltatori, ma nei nostri gruppi di allenamento c'erano solo ragazzi che praticavano unicamente combinata nordica. Così il nostro allenatore mi ha detto di iniziare a provare con lo sci di fondo o semplicemente di guardare gli altri ragazzi allenarsi, e ho così iniziato a fare sci di fondo, all'inizio solo per divertimento ma poi, verso i dieci anni, ho iniziato a gareggiare sia nella combinata nordica che nel salto speciale. Ero abbastanza brava nel salto con gli sci ma un paio di stagioni dopo la combinata nordica mi attirava un po' di più, così da adolescente mi sono dedicata poi solo nella combinata nordica, con risultati che crescevano via via sempre di più».

Tu e tua mamma Elke, siete molto coinvolte nel vostro sci club ad Eisenerz. Parlaci di come stanno andando le attività al suo interno e del reclutamento tra le giovani generazioni nella tua zona e anche in Austria.

«Mia mamma è meravigliosa pensando al fantastico lavoro che sta svolgendo come volontaria nel nostro Erzbergland SC. Il nostro sci club qui a Eisenerz è uno dei più grandi dell'Austria. Siamo tutti molto impegnati con tutti gli eventi organizzati nella nostra regione ed il reclutamento con i ragazzini sta andando bene. Penso che abbiamo più di sessanta ragazzi coinvolti nel nostro Sci club e questo è un gran numero. I nostri sci club assieme alla Federazione stanno facendo un grande lavoro per diffondere la passione per il salto e la combinata ed aiutare a far crescere le giovani generazioni e questo da parecchio tempo oramai».

Che tipo di ragazza sei al di fuori della Combinata Nordica? Hai altri interessi o attività che svolgi o vorresti svolgere?

«Ho finito la scuola la primavera scorsa e attualmente sto prestando servizio militare. In futuro vedremo se ricominciare con lo studio a livelli più alti. Nel tempo libero mi piace andare in montagna facendo lunghe passeggiate. Ma ammetto che anche durante i miei allenamenti con le mie compagne, salire in cima alle montagne è una cosa che mi piace molto. In estate mi piace anche andare al mare facendo surf e divertendomi assieme alla mia famiglia sulla nostra piccola barca con cui navighiamo quando abbiamo tempo. Personalmente sono una ragazza abbastanza tranquilla, il più delle volte una persona riservata ma quando sono con la mia famiglia e i miei amici posso anche scatenarmi un pò qualche volta. Mentre quando sono in gara ho l'auricolare per ascoltare la mia musica preferita e spesso non parlo con nessuno al di fuori del mio coach, in modo da mantenere la mente concentrata solo su ciò che devo fare durante la gara».

In questa stagione la squadra femminile austriaca di Combinata Nordica ha cambiato il capo allenatore ingaggiando Willy Denifl, e anche Katarina Smutna e Lisa Eisenbeitl sono ora parte attiva della squadra come sue assistenti. Come procede il lavoro con Willy ed i vostri allenamenti in questa prima parte di preparazione?

«Penso che un po' d'aria fresca faccia sempre bene, ma d'altro canto mi manca decisamente il mio allenatore Bernhard Aicher. Ho lavorato con lui per molto tempo da quando ho iniziato a fare la Combinata Nordica inizialmente in Austria, poi in Opa Cup ad a livello junior. Abbiamo lavorato assieme per più di cinque anni con grandi risultati nel nostro team austriaco. La nuova squadra ha ancora bisogno di più tempo per adattarsi al nuovo programma, ma finora in generale la preparazione è stata buona nonostante l'infortunio al ginocchio che ho avuto la primavera scorsa in MTB e il fatto che io e AnnaLena Slamik stiamo attualmente prestando servizio militare con l'esercito».

Parlaci dei tuoi punti di forza come combinatista?

«Penso che il mio stile di salto con gli sci sia abbastanza buono con un livello costante di rendimento ed una buona stabilità della mia tecnica dall'inizio alla fine della stagione. Anche la mia posizione di volo credo sia un punto forte nel mio salto. Mentre nello sci di fondo la scorsa stagione ho fatto delle belle gare soprattutto nella parte centrale della stagione e alcune gare meno belle nel finale. Ma cerco di migliorare in entrambi i segmenti della Combinata Nordica, allenamento dopo allenamento. Il prossimo inverno avremo solo gare di Coppa del Mondo, quindi forse questo cambia qualcosa cercando di concentrarci solo su quelle gare e non sui Mondiali». 

Possiedi uno dei migliori stili di salto per efficacia e armonia tra tutte le ragazze del circuito di Coppa del Mondo. Quali sono invece le maggiori critiche o osservazioni che ricevi dai tuoi allenatori e su quali particolari nella tua tecnica loro puntano maggiormente per farti ancora migliorare?

«Penso che il mio problema più grande nel salto con gli sci sia che sono sempre troppo veloce nel raggiungere la posizione di volo. Dovrei lasciar passare solamente qualche frazione di secondo di più dopo lo stacco, durante la fase di transizione che porta poi alla corretta posizione di volo. Questa è in sintesi la cosa principale che il mio allenatore ha maggiormente evidenziato nei nostri allenamenti. Non è facile cambiare questo mio meccanismo che mi è quasi automatico, perché da quando ho iniziato a saltare l’ho fatto in quel modo. quindi è abbastanza difficile adattare questo particolare alla mia tecnica. Inoltre devo migliorare la posizione di atterraggio e anche il telemark. Per quanto riguarda l'atterraggio, a volte ne eseguo di buoni e talvolta non così buoni». 

Voi ragazze della combinata solitamente ricevete dai giudici valutazioni inferiori rispetto agli uomini nella parte di salto. È molto raro che le ragazze ricevano voti superiori al diciotto. Che opinione hai su questo diverso modo di giudicare nel circuito della Coppa del Mondo?

«Penso che al momento le valutazioni siano generalmente ok, considerando quanto sia difficile per gli uomini ottenere venti o addirittura diciannove. In genere per le ragazze devo dire che non abbiamo ancora lo stile perfetto durante la traiettoria di salto e anche nell’atterraggio. Forse Gyda ha il miglior stile di volo e anche io, ma entrambe dobbiamo migliorare le nostre capacità di piazzare il telemark, quindi penso anche che a volte sarebbe bello se potessimo ottenere voti migliori, ma per la maggior parte delle volte le valutazioni dei giudici sono giuste». 

Quali sono i tuoi suggerimenti verso la FIS, la Federazione austriaca e le altre Federazioni di sci per aumentare la popolarità e il numero di ragazze che praticano la combinata nordica?

«La Combinata Nordica non è un grande sport se paragonato ad altri. Non abbiamo molti sponsor ma forse con i nuovi format come la Compact race e la nuova Gundersen da 7,5 km, cambierà qualcosa. Secondo me sarebbe davvero bello se potessimo avere qualche Team sprint o semplicemente gare sprint che possano rendere la competizione più veloce. Le gare sprint sono interessanti per gli atleti e anche da guardare per il pubblico. So bene che i 7,5 km di fondo si adattano bene alle mie caratteristiche di buona fondista, ma forse sono troppi perché la gente possa guardarli. La media per i 5 km è di circa 13-15 minuti e con i 7,5 km il tempo sarà di oltre 20 minuti e non so se qualcuno guarderà il pursuit per così tanto tempo»- 

Qual è il tuo commento sul prossimo calendario di Coppa del Mondo per voi ragazze? Al momento sono in programma sedici gare individuali, l’introduzione della Compact Race e 2 gundersen individuali con 7,5 km di fondo.

“È davvero bello avere sedici gare individuali nella nostra terza stagione di Coppa del Mondo. Il numero di competizioni e le località aumentano ogni inverno e questo è davvero importante per lo sviluppo del nostro movimento. Per quanto riguarda il format qualcosa doveva essere cambiato rispetto all'inizio e per quanto riguarda l'introduzione della Compact e l'allungamento delle gundersen a 7.5km vedremo come funzioneranno il prossimo inverno. Magari per la Compact vi potranno essere più ragazze che lotteranno nel gruppo di testa ottenendo più attenzione da parte dei telespettatori in TV, e degli spettatori a bordo tracciato.”

Senza i Campionati del Mondo nella prossima stagione, tutta la tua attenzione sarà diretta solo sulla Coppa del Mondo? Ti sei già fissata nella tua mente un obiettivo o un auspicio per la stagione 2023-24?

“Personalmente la prossima stagione sarà la prima volta in cui non avrò in programma né Campionati del Mondo e né Mondiali Junior e per me sarà una sorta di stagione di transizione per via dell'infortunio al ginocchio che finora ha limitato la mia preparazione, per il cambio di allenatori, per il fatto che sto finendo il mio servizio nell'esercito austriaco e che mi sono trasferita fuori da casa. Mi prenderò un po’ di tempo per adattarmi a tutti questi cambiamenti il prossimo inverno, quindi al momento non so cosa aspettarmi dalla prossima stagione invernale, ma ovviamente darò il massimo per tutta la stagione in Coppa del Mondo.”

Paolo Romanò

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