Olimpiadi | 15 settembre 2023, 16:00

Olimpiadi 2030 - Michaël Aloïsio sotto inchiesta per favoritismo in gara d'appalto

Olimpiadi 2030 - Michaël Aloïsio sotto inchiesta per favoritismo in gara d'appalto

Il vicedirettore generale di Parigi 2024, Michaël Aloïsio, è sotto inchiesta dopo essere stato accusato di favoritismo nell'assegnazione di un contratto relativo alla candidatura della Francia per i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali del 2030.

L'ufficio della Procura Finanziaria Nazionale (PFN) di Parigi ha avviato l'indagine su una denuncia presentata contro Aloïsio, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Agence France-Presse (AFP).  Sébastien Chesbeuf, ex responsabile degli affari pubblici nelle relazioni istituzionali per Parigi 2024, ha presentato la denuncia puntando il dito contro l'assegnazione di un appalto pubblico da parte della regione Provence-Alpes-Côte d'Azur per mettere insieme il dossier di precandidatura per le Olimpiadi invernali del 2030, accusando Michaël Aloisio di aver favorito un'altra agenzia fondata da un attuale dirigente di Parigi 2024.

Chesbeuf sostiene che, nel periodo in cui lavorava come consulente per l'agenzia di marketing sportivo Keneo al momento dell'aggiudicazione del contratto, avvenuto all'inizio di quest'anno, Aloïsio avrebbe convinto il presidente della regione Provence-Alpes-Côte d'Azur Renaud Muselier a favorire un'altra società specializzata nello sviluppo di eventi sportivi, la RNK, co-fondata alla fine del 2020 da Édouard Donnelly. Donnelly ha lasciato l'azienda nel novembre 2022 quando è diventato direttore esecutivo delle operazioni per Parigi 2024, sollevando chiaramente sospetti circa un eventuale conflitto di interessi; RNK, d'altronde, faceva parte di un gruppo di aziende che aveva già vinto un importante contratto con Parigi 2024 per l'organizzazione della Staffetta della Torcia Olimpica. 

Nella denuncia riportata dal quotidiano francese L'Équipe, Chesbeuf sostiene che il coinvolgimento di Aloïsio nell'aggiudicazione dell'appalto sia "suscettibile di rappresentare reati di favoritismo e di traffico di influenze illecite".

Aloïsio ha dichiarato all'AFP di "aver fermamente confutato le accuse diffamatorie del signor Chesbeuf, che è in conflitto con Parigi 2024 dal suo licenziamento", avvenuto nel 2020. Egli sostiene inoltre che le discussioni con Provence-Alpes-Côte d'Azur “facciano parte del quadro di condivisione delle esperienze" in vista della loro futura candidatura per i Giochi Invernali del 2030, in collaborazione con la regione di Auvergne-Rhône-Alpes.

A seguito della denuncia, i locali di Keneo sono stati perquisiti dalle autorità anticorruzione francesi, nonché le sedi di Parigi 2024 e Solideo, la società responsabile della costruzione dei siti olimpici a giugno. Sono state perquisite anche le case del direttore generale di Parigi 2024 Etienne Thobois e Donnelly. Questo nuovo filone si aggiunge all'inchiesta riguardante gli appalti aggiudicati per i Giochi, aperta nel 2017 dalla Procura Finanziaria Nazionale e affidata all'Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e ai reati finanziari e fiscali. I presunti reati comprendono l'appropriazione indebita di interessi illeciti, l'appropriazione indebita di fondi pubblici, il favoritismo e il tentativo di occultamento.

All'inizio di questa settimana Jean-François Bohnert, direttore della PFN, ha affermato di non aspettarsi di scoprire "casi ancora più gravi di corruzione" mentre indaga su Parigi 2024 e ha promesso di non "intralciare" i preparativi per i Giochi Olimpici e Paralimpici.

Federica Trozzi

Ti potrebbero interessare anche: