Sci di fondo | 21 settembre 2023, 17:00

Sci di fondo - Non solo allenamento a Livigno: disavventure e allarmi per la squadra svedese

Sci di fondo - Non solo allenamento a Livigno: disavventure e allarmi per la squadra svedese

Il ritiro della nazionale svedese di sci di fondo in quel di Livigno non è stato solo caratterizzato solo da paesaggi stupendi e intenso lavoro. Qualche piccola disavventura ha infatti reso più movimentato il soggiorno dei fondisti sulle Alpi.Lo scorso martedì Frida Karlsson, Linn Svahn e Moa Ilar hanno sperimentato infatti IT-Alert, il sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione che in queste settimane si sta sperimentando poco alla volta in tutte e regioni italiane.

“Un attimo in eravamo completamente in silenzio e non c'erano macchine intorno a noi, quello dopo è iniziato un ululato. Ci siamo guardati e non sapevamo da dove venisse” ha commentato Moa Ilar ai microfoni di Aftobladet.

Frida Karlsson si è chiesta addirittura se ci fosse una bomba in procinto di esplodere, altri hanno creduto di essere inseguiti dalla polizia ma in realtà il suono proveniva dal telefono di Moa Ilar. “Abbiamo pensato "ecco, abbiamo fatto qualcosa di stupido". Invece era solo la versione italiana di "Hesa Fredrik (il rauco Fredrik, le sirene di allarme svedesi ndr)" ha spiegato Linn Svahn “Ma sono solo un po' più moderni e la gestiscono tramite telefono. È stato solo Moa a riceverlo perché nessun altro aveva un telefono. Probabilmente non ce ne saremmo accorti se Moa non fosse stata come me e Frida.”

Nella giornata di ieri invece, nel corso dell'allenamento con gli skiroll, è la polizia è veramente intervenuta, costringendo gli atleti a fermarsi, preoccupati per la viabilità e per la loro sicurezza.  “Agitavano le mani, parlavano in italiano e non erano molto contenti” ha dichiarato William Poromaa. La nazionale svedese, dopo l'incidente, ha ironizzato sull'accaduto postando sui propri canali social una foto della squadra maschile con la caption “Il consiglio del giorno: accosta quando vedi la polizia”

Federica Trozzi

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