Biathlon | 29 settembre 2023, 14:00

Biathlon - Lægreid a lavoro per diventare numero 1, e su Johannes Bø: "Dobbiamo avvicinarci quel tanto che basta a farlo sbagliare. Vedremo, non si è allenato molto a causa del secondo figlio"

Biathlon - Lægreid a lavoro per diventare numero 1, e su Johannes Bø: "Dobbiamo avvicinarci quel tanto che basta a farlo sbagliare. Vedremo, non si è allenato molto a causa del secondo figlio"

Sturla Hølm Lægreid ha messo in evidenza un livello da primo della classe assoluto, non fosse per la presenza nel circuito di Johannes Bø avrebbe vinto le ultime due Coppe del Mondo. Nella passata stagione è stato il più vicino al dominatore assoluto, portando a casa una miriade di secondi posti. La 20 chilometri dei Mondiali di Oberhof è l'emblema della stagione, mentre tutti sprofondavano nella "nevaccia" tedesca Giovannino vinceva con 2 errori e Lægreid era l'unico che è stato capace di restare quantomeno in partita. In quell'occasione prese 2'17" sugli sci, e anche senza l'unico errore all'ultimo poligono sarebbe arrivato dietro a Bø. Una storia particolare la sua, arrivato al biathlon d'élite "tardi", è stato capace di conquistare in soli 3 anni di CdM e con Johannes Bø di mezzo, 32 podi (10 sono vittorie).

In questa intervista rilasciata a Biathlonworld.com Sturla ha parlato della volontà, che chiaramente c'è, di provare a diventare il biathleta più forte al mondo. Pur sapendo che se Johannes Thingnes sarà quello della passata stagione l'impresa non sarà delle più facili. D'altronde, quando sei il numero 2 indiscusso, non puoi certo guardarti indietro. "Forse questo sarà l'anno giusto per batterlo. Non si è allenato molto, a causa del suo nuovo figlio. Ma vedremo...  - afferma ironicamente - Sarà una battaglia!”

Peli di Carota è chiaramente il primo argomento che viene affrontato da Laegreid: "E' un mostro, sembra progettato per andare forte sugli sci, il suo vero talento è il fisico. Tutti noi vorremmo essere al suo posto, sapere che se non commetto errori la vinco per dispersione. Noi altri - dice - dobbiamo contare sui suoi errori per vincere" spiega il chitarrista norvegese.

Lægreid ha poi concluso su Boe: "Devo fare un passo avanti e mettergli più pressione, sia in termini di percentuale che di efficienza di tiro. Spero di potergli stare col fiato sul collo, solo così posso avere una chance. Il divario ideale è di circa 15 secondi dopo la sprint. Adesso ha troppo divario sugli avversari e fiducia. Dobbiamo colmare il divario quel tanto che basta perché non si senta a suo agio".

Sturla sa benissimo di non essere l'unico a inseguire, idealmente, il primo posto e ha aggiunto alcuni pensieri sui suoi rivali più vicini:

Vetle Sjaastad Christiansen: "È il ragazzo a cui prestare attenzione. È nel periodo migliore della sua vita; Sono stato in ritiro tutta l'estate con lui ed è sempre stato il ragazzo da battere".

Quentin Fillon Maillet: “È sempre pericoloso; il ragazzo francese da tenere d'occhio".

Emilien Jacquelin: “Lui è il ragazzo dello show! Sappiamo quanto velocemente può sparare. Se avrà il pubblico alle sue spalle, scierà altrettanto bene”.

Tarjei Bø: "Lui è il vecchio lupo grigio. Sa esattamente cosa sta facendo. Colpisce ogni volta nel segno almeno una volta a stagione (scherza, ndr). Sarà uno da tenere d’occhio in inverno".

Lorenzo Menichetti

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