Biathlon | 09 ottobre 2023, 21:00

VIDEO, Biathlon - Dorothea Wierer: "Quando saliamo in Scandinavia sono felice, posso pensare solo a fare l'atleta; una mia autobiografia? Meglio di no, se scrivessi tutto senza filtri farebbe scalpore"

VIDEO, Biathlon - Dorothea Wierer: "Quando saliamo in Scandinavia sono felice, posso pensare solo a fare l'atleta; una mia autobiografia? Meglio di no, se scrivessi tutto senza filtri farebbe scalpore"

Abbiamo incontrato spesso Dorothea Wierer nel corso di questi mesi, seguendola passo dopo passo nel corso della preparazione estiva. Così, avendola intervistata soltanto poche settimane fa nel corso del raduno a Valdidentro, in occasione del Media Day della FISI che si è svolto a Milano lunedì mattina, abbiamo pensato di affrontare altri argomenti.
Gentile, sorridente con tutti, la battuta sempre lì pronta a far fare una bella risata al suo interlocutore, Wierer è stata disponibilissima con i tanti addetti dei media presenti al Teatro Armani, a Milano, rispondendo alle tante domande sulla prossima stagione, sul suo rendimento ancora di alto livello, sulla sua capacità di essere ancora tanto motivata e ovviamente sul futuro, se arriverà o meno a Milano-Cortina. Domande che in questo periodo le abbiamo posto più volte.

Nell'intervista che potete vedere in video qui sotto, abbiamo quindi deciso di cambiare un po', virando su altri argomenti, partendo però dall'attualità, chiedendo all'azzurra delle Fiamme Gialle, quali sono le sensazioni che sta provando ora che la stagione è più vicina. «Al momento non sento ancora l'emozione per il countdown verso la partenza della stagione - ha ammesso l'azzurra - spero solo che quando saliremo al Nord per allernarci (a inizio novembre, ndr) troveremo condizioni perfette, ma temo sia difficile. In ogni caso, quando andiamo su entro nella modalità perfetta, in cui mi rendo conto che inizia la stagione e mi concentro solo a fare l'atleta senza altri impegni».

Nei prossimi giorni sarà presentata l'autobiografia di Dominik Windisch, la cui prefazione è stata scritta proprio da Wierer. Ma la due volte vincitrice della Coppa del Mondo pensa di scriverne una anche sulla sua vita in futuro? «Ho già ricevuto tante richieste, ma al momento non ho né voglia né tempo. Poi non so se sarebbe la cosa più adatta a me, perché se dovessi raccontare tutto ciò che è successo e penso, non sarebbe sempre positivo, visto che coinvolgerebbe anche altre persone. Ovviamente farebbe un po' scalpore, perché se la scrivessi senza filtri sarebbe molto interessante. Anche perché se non facessi così, allora non sarebbe vera. Però, ripeto, coinvolgerebbe altre persone e non sarebbe positivamente. Forse evito».

Infine, Dorothea ha parlato di suo marito Stefano Corradini, che da questa estate ha iniziato una nuova avventura alla guida della nazionale juniores di sci di fondo: «Ne abbiamo parlato insieme per organizzarci al meglio con i nostri impegni, perché non sarebbe positivo se lui non fosse a casa quelle poche settimane in cui ci sono io. È però bello, perché lo vedo felice, è stimolato e si è già legato agli atleti, che a loro volta gli vogliono bene. Stefano ha un bel carattere, è una brava persona ed è paziente. È positivo che anche i suoi ex atleti del comitato tengono molto a lui, come Alessandro Chiocchetti, che è un po il mio idolo (ride, ndr). Vuole dire che ha lavorato bene».

 

Giorgio Capodaglio

Ti potrebbero interessare anche: