Sci di fondo - Klæbo-Federazione, parla Northug: "Ecco come avrei risolto io!"

Una "telenovela" senza fine quella tra Johannes Hoesflot Klæbo e la Federazione norvegese di sci in merito all'accordo sui diritti della sua preziosissima immagine. L'ultima svolta è arrivata nella giornata di ieri, quando si è potuto comprendere che il fuoriclasse norvegese ha rifiutato l'ultima offerta di Bjervig e compagni, che prevedeva una serie di privilegi mai proposti a nessun fondista norvegese. Circa dieci anni fa fu la volta di Petter Northug Jr ad avere i suoi "mal di pancia" con la Federazione, ma alla fine una soluzione si riuscì a trovare, con il campione olimpico, che fu regolarmente al via della stagione di Coppa del Mondo. 

Proprio il campione che ora si diletta con il team di sua proprietà nel circuito SkiClassic, ha parlato della situazione in seno al fondo norvegese. Petter sostiene che una soluzione semplicissima e a cui dovrebbe pensare Haakon Klæbo, e si meraviglia che il padre-manager non l'abbia già vagliata. "Quando lascia i confini norvegesi, indossa la tuta della Nazionale e corre per loro, mentre quando è a casa corre privatamente. E' la soluzione più giusta". Queste le sue parole sull'argomento rilasciate a TV2; Northug che ha anche aggiunto: "E' la stessa cosa che fa Slind (Astrid Oeyre). Quando è in Norvegia corre per Aker Dæhlie, mentre quando è in CdM veste i panni della Nazionale. Non riesco a pensare a una ragione per cui non dovrebbe essere così, in modo semplice e ordinato" conclude.

Grande lucidità e maturità nelle parole dell'uomo copertina della passata generazione di fondisti norvegesi. Ricordiamo che a Klæbo è stato offerto una sorta di "trattamento speciale", vista la caratura dell'atleta, che neanche a Northug era stato riservato ai tempi. Gli è stato infatti offerta la possibilità di avere uno sponsor privato, pur non avendo firmato un accordo di rappresentanza "élite" come quasi tutti i fondisti della Nazionale. Inoltre gli è stato concesso di prendersi una settimana di riposo, quando il fondista di Trondheim ne chiedeva due. Nella giornata di ieri il direttore agonistico Bjervig ha riferito che l'offerta sopra elencata è stata rifiutata da Klæbo.