E’ apparsa su skijumping.pl un’intervista a un giovane apripista polacco, che ha avuto modo di presenziare come apripista a numerosi eventi del salto con gli sci internazionale. Wiktor Pekala viene dai dintorni di Cracovia, ben lontani dalle montagne, e ha iniziato a saltare tardi quando era adolescente. Adesso è un commentatore televisivo e ha avuto modo di partecipare come apripista nelle gare di Combinata nordica e di OPA Cup di salto. Per la verità Wiktor non avrebbe ancora mollato l’idea di salire di livello nel salto, il suo obiettivo questa stagione è infatti quello di gareggiare di nuovo in FIS Cup dopo che nelle ultime due stagioni ha privilegiato maggiormente l’attività di apripista.
Il giovane aspirante saltatore prova a raccontare l’emozione di essersi trovato a saltare da trampolini che abitualmente vediamo in Coppa del Mondo. "L’anno scorso è stato bellissimo, ho potuto saltare a Engelberg per la prima volta, era due giorni prima di natale. Poi Willingen e, l’idea era di andare a Brotterode in Norvegia, ma l’organizzazione decise di optare per apripista locali. Dopodiché ho potuto saltare anche a Klingenthal e Oberwiesenthal nei vari circuiti in cui sono richiesti gli uomini dell’associazione International Pre-Jumpers". Nell’intervista riferisce anche che è l’unico polacco del gruppo di pre-saltatori. "Ci sono perlopiù sloveni e tedeschi. Non è per tutti questa attività. Se competi già a livello agonistico è facile che ti possa mandare fuori ritmo, non so quale sia la ragione per cui non ci sono altri polacchi".
Vien da chiedersi come dev’essere fare l’apripista, in particolare quando le condizioni sono proibitive e di repentini cambiamenti. In tal senso il nostro esempio ci rivela di come d’estate fili tutto liscio, mentre d’inverno la possibilità di figurare come apripista sia sempre dietro l’angolo. "Se la competizione è tranquilla, se è estate e non c’è vento, sappiamo più o meno cosa aspettarci. Ma quando arriva l’inverno e c’è il vento, devi essere pronto a tutto. Ovviamente c’è un ordine, ma devi essere sempre vigile e concentrato. Recentemente a Klingenthal ho avuto una situazione tale. C’è stata una lunga pausa prima del salto di Zografski. Insieme al mio amico aspettavamo un momento di riposo, ma vedendo che la luce verde non voleva arrivare, mi sono messo velocemente le solette e ho aspettato il segnale. Ed è stato allora che si è scoperto che era necessario un apripista". Questa la mossa del
Salto – Wiktor Pekala racconta la sua esperienza come apripista: “Quando c’è vento è una sorta di Carpe Diem”
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