Biathlon | 13 novembre 2023, 19:40

Biathlon - Dale imbarazzato dalla differenza sugli sci a Sjusjøen: "Viene quasi voglia di chiedere scusa". E ora scatta la corsa contro il tempo per provare a chiudere il gap.

Dmytro Yevenko

Dmytro Yevenko

Tra sole due settimane inizierà la Coppa del mondo di biathlon a Östersund, in Svezia. Le gare di Sjusjøen dello scorso weekend hanno sperimentare alle diverse squadre nazionali in pista la rivoluzione di quest'inverno: il divieto dell'uso del fluoro. In un certo senso è stato sotto gli occhi di tutti che, eccezion fatta per la norvegese, per le altre nazioni c’è ancora molto da lavorare sui nuovi materiali per renderli performanti come quelli dei norvegesi. Gli skiman hanno solo due settimane per cercare nuove soluzioni, perché la differenza con i norvegesi al momento sembrerebbe essere enorme e difficilmente colmabile in soli 15 giorni o poco meno.

Mentre l’azzurra Lisa Vittozzi non ha cercato alibi ed è rimasta concentrata sulla propria prestazione, sono stati gli stessi norvegesi ad aver invece tirato in ballo l’argomento sci nelle diverse interviste alle emittenti nazionali e, ben presto, la questione è rimbalzata sui siti specializzati e tra gli appassionati che ora sono preoccupati per l’andamento della stagione che non sia troppo sbilanciato a favore di una sola nazione.

Oltre a Tandrevold, anche Johannes Dale-Sjekvald, intervistato da TV2 ha fatto notare il divario, elogiando gli skimen della nazionale: «Sarei molto preoccupato se fossi un biatleta straniero. Le differenze sono molto grandi, al limite dell’imbarazzante. Quando si passa accanto a uno straniero dopo l'altro, ti viene quasi voglia di chiedere scusa»

L’esperta di biathlon per il canale norvegese Tiril Eckhoff ha commentato la gara della sappadina, terminata al terzo posto nonostante sia stata impeccabile al poligono. «Vogliamo che il service senza fluoro sia il più equo possibile. Ho visto Lisa Vittozzi quest'estate, è forte, ma oggi non aveva scampo. Non mi piacciono le differenze così grandi»

Per la Germania, nazione che più di tutte nel weekend è sembrata in affanno, è Roman Rees ha lanciare l’allarme.

«Abbiamo problemi con l’attrezzatura. Siamo molto in ritardo» ha dichiarato il tedesco che, comunque, prova a pensare positivo «Il divario rende tutto un po' noioso e deprimente, ma quello che posso dire di queste gare qui è che sono state piuttosto lente anche a causa delle condizioni. In altre condizioni, dove potrebbe essere possibile andare più veloci, il divario può essere leggermente ridotto. Questo mi rende ottimista»

«Ho paura di quello che vedo. Se così dovrebbe essere durante l'inverno, gli stranieri non avranno la possibilità di unirsi al sentiero. Non fa bene allo sport» ha detto l'esperto di biathlon della NRK Ola Lunde.

Per Johannes Boe la questione è semplice, come riporta Biathlon Live: se queste nazioni non troveranno una soluzione nei prossimi giorni, “non avranno alcuna possibilità” quest’inverno. È quindi una corsa contro il tempo quella che inizia per tutti i tecnici due settimane prima dell'apertura della Coppa del Mondo.

 

Federica Trozzi