Per la Svezia i Giochi Olimpici invernali restano un mistero irrisolvibile. Dal 1924 in poi, dunque da quasi 100 anni, un paese dalla così forte tradizione sciistica non ha mai ospitato una rassegna a cinque cerchi invernale. E, considerando Milano-Cortina 2026, le candidature uniche delle Alpi Francesi e di Salt Lake City-Utah per il 2030 e il 2034 e il "dialogo privilegiato" con la Svizzera per il 2038, il rischio è che gli scandinavi debbano aspettare altri 20 anni.
Nelle ultime ore il Comitato Olimpico Svedese, che paradossalmente ha ospitato solo l’edizione estiva (nel lontanissimo 1912), ha protestato a gran voce contro la decisione del CIO di intavolare dialoghi con le sole Alpi Francesi e di ignorare dunque l’interesse di Stoccolma per il 2030. Un interesse che aveva avuto il via libera del governo: l’esecutivo aveva infatti incaricato il Comitato Olimpico nazionale di formalizzare la candidatura presso il CIO.
A Losanna, però, volevano in questa fase sostegni politici forti e non solo il "beneplacito". Ed emerge anche dal botta e risposta tra il Comitato Olimpico Svedese e il CIO. Secondo il presidente del Comitato Olimpico locale Hans von Uthmann, la Svezia aveva inteso che la garanzia finanziaria sarebbe dovuta arrivare solo in una fase successiva: «Il CIO parla di economia e dice che non ci sono garanzie statali, il che è assolutamente corretto. Ma queste arriveranno nella terza fase, e anche il CIO lo aveva confermato. Se altri Paesi sono disposti a organizzare la rassegna con maggiori rischi finanziari, allora ben venga», queste le sue parole a SVT. «Abbiamo lavorato rapidamente con il governo e tutti hanno fatto un buon lavoro».
«Non avevamo bisogno di una garanzia statale, ma di un chiaro sostegno politico», ha risposto sempre a SVT Christophe Dubi, direttore esecutivo dei Giochi olimpici presso il CIO. «La garanzia finanziaria non è prevista in questa fase. Tuttavia, vogliamo vedere un chiaro sostegno politico e su questo punto gli Stati Uniti e la Francia hanno presentato proposte molto forti. Quindi non mancava nulla, ma volevamo vedere il sostegno dello Stato, che sappiamo come sia necessario».
Va specificato come quelle del 2030 e del 2034 siano delle "pre-assegnazioni". In questa fase, e per tutto il tempo in cui il CIO conduce dialoghi mirati con Alpi Francesi e Salt Lake City-Utah, non possono più emergere candidature per queste due edizioni. Questo non vuol dire che i Giochi siano già stati assegnati: l’assegnazione ufficiale avverrà solo a luglio 2024 in caso di buona riuscita dei dialoghi mirati.
Svezia, i Giochi sono un miraggio: la botta e risposta con il CIO

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