La presentazione della Marcialonga 2024, andata in scena mercoledì scorso – 29 novembre – ha permesso non solo di proiettarsi alla prossima edizione, bensì di dare uno sguardo al passato e ai grandi protagonisti delle prime 50 edizioni. Tra questi, oltre a numerosissimi campioni dal respiro internazionale, c’è un gran numero di appassionati e amatori, che ogni anno partono in direzione Moena per partecipare alla più classica delle granfondo. È il caso di Fabio Lunelli, sposato da 42 anni con la moglie, ma da ben 50 con la Marcialonga. Lunelli è infatti uno dei 4 storici senatori che nella classica della Val di Fiemme e della Val di Fassa non è mai mancato all’appello.
Nato a Trento e poi trasferitosi a Bolzano, Lunelli ha sempre conservato nel cuore l’amore e la passione per lo sport e la montagna, anche quando nel 1962 ha deciso di trasferirsi per motivi di studio a Milano, città dove attualmente risiede. In quel lontano 1971, chiacchierando con gli amici, Lunelli viene a conoscenza di una nuova gara che sul modello della già famosa Vasaloppet avrebbe portato nel suo Trentino un’ambiziosa granfondo. Stringe dunque un “patto d’acciaio” con due amici e parte alla volta della 1ª Marcialonga, a cui partecipa il 7 febbraio di quell’anno.
Oggi, quando ci si avvicina alla 51ª edizione in programma per il 28 gennaio 2024, Lunelli è ancora lì, indossando il suo pettorale numero 204. “Sono uno dei 4 che hanno fatto tutte le edizioni della Marcialonga – ci tiene a precisare Lunelli ai microfoni di Fondo Italia – non solo partecipando, ma portandole a termine tutte. Essere uno dei senatori è un’emozione fortissima, anche perché non è facile rimanere nel numero. Per arrivare alla 50ª bisogna correre dei rischi, bisogna allenarsi e bisogna avere soprattutto grande passione”.
Per un esperto conoscitore del percorso come lui, è difficile eleggere un tratto preferito tra i numerosissimi panorami che si presentano durante i 70 km di gara. Tuttavia, c’è una parte che Lunelli apprezza particolarmente: “La parte più bella per me è quando, circa al chilometro 7/8, si iniziano a intravedere le ‘mie’ Dolomiti. Si vede la valle del Rifugio Gardeccia, si vedono sullo sfondo il Sassolungo, il Sassopiatto, il Passo Sella e il Sass Pordoi. Sono emozioni grandissime per me, che sono arrivato alla Marcialonga da alpinista”. Guardando alle prossime edizioni e ai futuri traguardi, il senatore non sembra nutrire dubbi: “Non mi pongo obiettivi, vediamo. Per assurdo, dico che ho due nipotini che vivono in Francia, dove abita mio figlio. Hanno rispettivamente 4 e 7 anni e spero di poter un giorno fare una Marcialonga con loro (sorride ndr.). Non so se rendo l’idea”. Considerando che i requisiti per la partecipazione alla classica dello sci di fondo includono il compimento dei 18 anni, l’impressione è che Fabio Lunelli si presenterà, puntuale sulla partenza di Moena, ancora per molte edizioni.
Sci di fondo – Intervista a Fabio Lunelli, senatore della Marcialonga da 50 e lode: “Sogno di farla con i miei nipoti”
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