Biathlon | 09 dicembre 2023, 13:15

Biathlon - Johannes Boe dopo la vittoria ritrovata: "Il tiro è stato il segreto di questa gara"

D.Yevenko

D.Yevenko

Johannes Thingnes Boe ha coronato la sua carriera con innumerevoli successi e prestazioni di altissimo livello, registrando record e dando un sapore speciale ad ogni vittoria. Si può essere certi però che il successo odierno nella Pursuit di Hochfilzen ha per lui un sapore speciale dopo i risultati tanto deludenti quanto inspiegabili delle ultime settimane, in controtendenza rispetto al suo solito avvio di stagione. Intervistato dall’IBU al termine della gara, Giovannino è comprensibilmente più sciolto e sereno rispetto alle scorse giornate.

«Oggi c’è grande soddisfazione. Felice ma non poi così sollevato, sono uno che ha pazienza per aspettare i buoni risultati. Comunque bisogna festeggiare le vittorie specialmente quando arrivano dopo dei fallimenti. È bello essere tornati sul gradino più alto del podio, ero un po’ triste e frustrato nel vedere ieri un’altra flower ceremony senza di me, non so con esattezza perché è successo. Non riuscivo a credere che sarei riuscito a vincere oggi ma ho spinto fin dall’inizio e ho avuto un bel finale»

Il campionissimo trova nel tiro, che era mancato nelle ultime gare, la ricetta per la vittoria, grazie ad un solo errore in una gara in cui il tiro è mancato a moltissimi atleti.

«Il tiro è stato il segreto di questa gara. Ho aperto con un errore ed è stato come se avessi fatto due passi avanti per poi farne uno indietro ma non ho smesso di crederci quando ho visto che davanti a me stavano commettendo un sacco di errori e ho capito che c’era possibilità per quelli che erano nelle retrovie.»

Per il minore dei fratelli Boe il contatore delle vittorie individuali in Coppa del Mondo è arrivato a quota 75. 

«Dopo la scorsa stagione solo le vittorie sono un risultato sufficientemente buono, non solo per me ma anche per chi guarda le gare. E ritrovare la vittoria dopo la scorsa stagione era la cosa più difficile e da qui in poi sarà interessante vedere come andrà, ma per ora mi godo il momento»

Ora, archiviata la pratica “vittoria”, il 30enne di Stryn riesce ad analizzare anche più consapevolmente cos’è che ha inficiato finora le sue prestazioni.

«Ho avuto qualche problema con il gomito prima della tappa di Östersund e questo ha fatto sì che la mia preparazione finale non fosse così buona come la volevo e così sugli sci in Svezia sentivo di essere più debole e ho cercato di aggiustare la mia sciata fino a questa settimana quando il mio gomito è sembrato migliorare e quindi ho acquisito più forza. In più ora ho fatto diverse gare e sento di avere una forma migliore e poi questa altitudine va molto bene per me»

Federica Trozzi

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