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Biathlon , Pianeta Italia , Range time

Range Time – L’analisi di Giuseppe Piller Cottrer: “Il biathlon italiano sta diventando sempre più profondo”

Con l’intenso fine settimana che ha coinvolto su diversi palcoscenici Coppa del Mondo, Ibu Cup, circuito internazionale Junior e Coppa Italia, il biathlon si appresta a vivere la fondamentale pausa natalizia prima della seconda parte di stagione, ricca di appuntamenti cruciali ad ogni livello.
Giuseppe Piller Cottrer torna ad analizzare e commentare quanto avvenuto tra piste e poligoni di tiro per Fondo Italia.
CHE LIVELLO TRA I GIOVANI – "Oggi mi permetto di iniziare da quanto visto a Bionaz, in Coppa Italia. Perchè confesso che il livello medio di under 17 e under 19 ha stupito anche me. Erano gare fondamentali in vista delle selezioni per i Giochi giovanili di inizio 2024 e a prescindere da chi saranno i convocati – meglio aspettare sempre l’ufficialità delle notizie – mi sento di dire che il movimento giovanile italiano sta aumentando progressivamente la propria profondità. E fa sempre un particolare effetto riconoscere in pista quei dettagli che caratterizzano le diverse nostre scuole regionali". 
SKIMAN – "Oltretutto in Coppa Italia si è deciso di uniformarsi alle direttive dell’IBU che prevedono la sciolinatura comune degli sci pre-trattati dai diversi team. Una scelta che ha un fondamento ma che non ha mancato di suscitare qualche discussione. Credo che ora sia tempo di provare questa esperienza e trarre le dovute conclusioni a fine stagione, ma se devo esternare un pensiero, la mia speranza è che non si perda l’attenzione verso il mondo degli skiman. La tradizione italiana in tal senso è ai massimi livelli internazionale e basta vedere quanti tecnici azzurri lavorano nelle varie squadre nazionali straniere per rendersi conto di quanta qualità c’è da noi, in tal senso".
CHE IMPATTO TRA I GRANDI – "Salendo verso la Coppa del Mondo, mi sento di sottolineare a tratto marcato l’impatto che Beatrice Trabucchi ed Elia Zeni stanno avendo nel circuito maggiore. 
Il fiemmese aveva debuttato già ad inizio 2023 e aveva dimostrato di trovarsi subito a proprio agio tra i grandi. In queste ultime due settimane si è confermato e, anzi, sta crescendo ancor più gara dopo gara. Trabucchi dal canto suo affronta le prime esperienze come se fosse stata sempre di casa in Coppa del Mondo. Ha inanellato prestazioni importanti, senza lasciarsi tradire dall’emozione. Qualcosa di davvero notevole".
LISA SEMPRE TOP – "Lisa Vittozzi è ormai una garanzia. Sa gestirsi al meglio, anche se capita la sbandata ha le armi e la consapevolezza per riaggiustare la mira e a Lenzerheide lo si è visto chiaramente. Superata la malattia, a gennaio l’aspetto costantemente in lotta per la classifica generale, inutile nascondersi".
BENEDETTA PAUSA – "Il biathlon ha la caratteristica di proporre questa corposa pausa natalizia che rappresenta una fortuna per gli atleti. Viaggiare da Östersund a Hochfilzen e quindi a Lenzerheida impedisce di fatto un allenamento specifico per oltre un mese ed ora c’è la possibilità di lavorare su qualche dettaglio o – come nel caso di Dorothea Wierer – recuperare appieno da malesseri o magagne. Ecco, anche Dorothea a gennaio avrà l’occasione di resettare tutto e ripartire."
EQUILIBRI DIVERSI – "Östersund aveva lanciato in orbita il team tedesco, ma non avevo sbagliato nel ricordare come troppo spesso la Germania si trova a sua agio su nevi nordiche con temperature rigide. In Europa l’equilibrio è progressivamente tornato vicino al recente passato, con tanta Norvegia in prima fila al maschile e tanto equilibrio al femminile. Tommaso Giacomel sta crescendo di condizione, lo si è visto a Lenzerheide: lui e Bionaz sono sul podio provvisorio della classifica under 25, cerchiamo di non dimenticarlo".
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