Sci di fondo | 01 gennaio 2024, 16:00

Sci di fondo - Federica Sanfilippo: "In questo momento non mi sento così esplosiva ma mi sento più portata per la resistenza"

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DOBBIACO – Può essere pienamente soddisfatta della propria prestazione Federica Sanfilippo, che ha ritrovato la Coppa del Mondo di sci di fondo quest’anno grazie agli ottimi risultati in Coppa Italia. In questa prima tappa del Tour de Ski, dopo la mancata qualificazione alla sprint, l’atleta della Val Ridanna ha dato il massimo nelle gare successive, nonostante i format in programma non fossero esattamente affini alle sue corde o alla sua pregressa esperienza di biatleta, in particolar modo la 10km in classico. L’altoatesina delle Fiamme Oro tuttavia ha dimostrato tuttavia di gradire la gara odierna comportandosi molto bene nei 5 giri della 20 km ad Inseguimento. A Fondo Italia, che l’ha intervistata al termine della gara alla Nordic Arena ha raccontato le proprie sensazioni.

«Innanzitutto devo dire veramente grazie agli skimen oggi perché avevo delle bombe sotto i piedi, in discesa in particolare. Partire in una 20km in queste condizioni non potevo che far bene, naturalmente dovevo dare del mio e ci sono riuscita, nel corso del terzo giro ero un po’ al limite però devo dire che sono riuscita a controllarmi bene, nell’ultimo giro sono riuscita a tirare fuori qualcosa in più»

Quel qualcosa in più le è valso la 48esima posizione finale, recuperando dalla 58esima di partenza oltre a far segnare il miglior tempo di percorrenza sugli sci tra le azzurre e che conferma anche, pur con parterre di atlete differenti, la netta vittoria ottenuta in Coppa Italia sempre su 20km.

«Ho detto ai miei allenatori che in questo momento non mi sento così esplosiva ma mi sento più portata per la resistenza e si è anche visto in questi tre giorni. Nella sprint non sono partita così tanto bene, adesso la forma sta crescendo poi spero di fare qualcosa di più nelle sprint»

In questa nuova dimensione Sanfilippo, anche per sua ammissione, sembra aver trovato una certa serenità e ora bisognerà capire se il suo Tour, alla luce dei risultati, potrà continuare anche a Davos.

«Alla fine in certe gare io devo sopravvivere, come ieri in classico, mentre nella sprint ero molto arrabbiata con me stessa perché non mi aspettavo una prestazione simile e non so cosa è successo, infatti avevo una rabbia dentro al termine che oggi volevo proprio fare bene, ma più che altro per me.»

Giorgio Capodaglio, Federica Trozzi

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