Prima del Tour de Ski, la squadra svedese aveva affrontato la breve pausa natalizia in gruppi separati. Metà della squadra era impegnata in Val di Fiemme a preparare l’evento clou della stagione ospiti del Dolomiti Apart & Rooms, a Passo di Lavazè, mentre il resto ha scelto di caricare a bassa quota, festeggiando il Natale a casa.
Una scelta molto simile è stata effettuata per il del tour, per gestire al meglio il recupero degli atleti. A Dobbiaco, infatti, gli svedesi hanno soggiornato in alloggi separati a quote diverse. Lo stesso accadrà ora a Davos dove si passa dai circa 1200m sul livello del mare della località dell’Alta Val Pusteria a ai 1500-1600 metri sul livello del mare della località svizzera.
«Non è divertente, vorremmo che la squadra sia unita durante un tour. Ma dobbiamo pensare prima alla prestazione e poi è comunque importante farlo in questo modo» ha spiegato a SVT il manager della nazionale Anders Byström «Abbiamo optato per spostare coloro che non sono acclimatati all’altitudine nella valle fuori Davos. Soggiorneranno ad un’altitudine normale dove speriamo che il loro recupero sia migliore. L’ideale sarebbe avere tutti insieme per avere un grande spirito di squadra. Ma si può risolvere comunque. Abbiamo brindato al nuovo anno su Facetime.»
Byström ritiene inoltre che coloro che si sono preparati a Lavazé avranno un vantaggio rispetto a molti altri a Davos.
«Penso che trarranno beneficio dai giorni trascorsi in quota a Natale, che potrebbero non essere stati così divertenti dal punto di vista della socialità, ma importanti per la competizione.»
Sci di fondo – Tour de Ski, la Svezia si “separa” per affrontare la quota. Byström:”Dobbiamo pensare prima alla prestazione”

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