La sprint femminile di Davos, valida per la 4ª tappa del Tour de Ski, si è conclusa con la vittoria di Linn Svahn, a riconferma del dominio ormai più che assodato della Svezia nelle gare sprint. Se da un lato la tappa elvetica ha regalato alle svedesi la gioia della vittoria di Svahn, dall’altro la squadra in tuta bianca deve far fronte a due piazzamenti non eccezionali. Il primo è quello di Jonna Sundling (13ª al traguardo), uscita a sorpresa ai quarti di finale e apparsa poco brillante, mentre il secondo è quello di Emma Ribom. Per quest’ultima, tuttavia, pesa una caduta in semifinale, dopo un leggero contatto con la norvegese Kristine Stavaas Skistad.
Ribom è parsa molto delusa al traguardo, per quello che ha il sapore di un passo falso nella rincorsa ad un buon piazzamento nella classifica generale del Tour de Ski. Intervistata da Nettavisen, la svedese ha espresso la propria delusione: “È molto frustrante. Mi sentivo forte in semifinale. È stata una giornata importante oggi ed è triste fallire in semifinale”. Parlando del contatto prima della caduta, Ribom ha poi aggiunto: “Ho sentito di essere colpita da dietro e purtroppo non è facile rimanere in piedi”. Dall’altra parte, Skistad – sulla quale la giuria ha giudicato di non dover intervenire valutando il tocco un ‘contatto di gara’ – non ritiene di aver agito in maniera irregolare: “Non penso di aver sbagliato così tanto lì. Forse sono arrivata al limite”.
Sci di fondo – Contatto Skistad-Ribom, la svedese punta il dito: “Mi ha colpita da dietro facendomi cadere”
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