Più di mille giorni. E‘ questo l’intervallo di tempo che Emil Iversen ha dovuto aspettare per salire nuovamente sul gradino più alto di una competizione ufficiale di sci di fondo. Nella mente di tutti è ancora più che vivo il ricordo di quel successo, che il 7 marzo 2021 permise al norvegese di laurearsi campione del mondo nella più rappresentativa e ambita delle gare: la 50 km in tecnica classica dei Mondiali di Oberstdorf. Un picco nella carriera, che da un lato ha permesso a Iversen di affermarsi davanti a pezzi grossi come Alexander Bolshunov (2°) e Simen Hegstad Krueger (3°), ma dall’altro ha reso ancora più profondo il baratro in cui il norvegese è sprofondato negli anni successivi. Ora, quando manca poco più di un anno ai Mondiali di Trondheim 2025, Iversen manda segnali di rinascita, che fanno intravedere la sagoma di quello che in un passato non troppo lontano sembrava essere tra gli atleti più completi al mondo.
L’urlo di rivincita di Emil Iversen parte dal basso. Per lui infatti si conta una sola apparizione in Coppa del Mondo in questa stagione, con un deludente 24° posto nella 10 km di apertura della stagione a Ruka. Poi, complice anche la grande concorrenza all’interno della squadra norvegese, nessuna convocazione. Ma a Iversen va bene così. Il motivo? Nella sua mente l’obiettivo è solo uno e si chiama Scandinavian Cup. Questo perché vincere la classifica generale di Scandinavian Cup garantisce da regolamento un posto in Coppa del Mondo per tutto il primo periodo della stagione successiva, grossomodo fino a fine dicembre. Ed è infatti proprio in Scandinavian Cup che lo scorso 13 gennaio il norvegese è tornato a vincere, mettendo il sigillo sulla 20 km in tecnica classica di Otepaa, davanti a Mattis Stenshagen e Ristomatti Hakola, 1042 giorni dopo la vittoria nella 50 km di Oberstdorf.
Ad oggi, la classifica generale di Scandinavian Cup vede al primo posto Mattis Stenshagen (che proprio grazie a questo piazzamento ha potuto gareggiare a Oberhof), con Iversen 2° a soli 17 punti di distanza dal connazionale. Un nulla, che il redivivo atleta norvegese punta a colmare negli ultimi appuntamenti a sua disposizione. Da qui alla chiusura della stagione sono ancora 3 le gare di Scandinavian Cup in programma, tutte concentrate nel fine settimana che va dall’1 al 3 marzo a Hommelvik, in Norvegia. Prima una sprint in tecnica libera – un format decisamente più congeniale alle caratteristiche di Iversen rispetto a Stenshagen – poi una 30 km in tecnica classica e infine una 10 km in tecnica libera. Insomma, un weekend da atleti completi. Completi proprio come è stato per lungo tempo Iversen, prima del suo periodo di difficoltà. Lui ci crede e vuole tornare a brillare: "Se vinci una gara di Scandinavian Cup puoi vincere anche in Coppa del Mondo, è semplicissimo" ha dichiarato recentemente Iversen a TV2. E per chi non fosse d’accordo con lui, basti ricordare che l’ultimo vincitore della generale di Scandinavian Cup è attualmente il leader della Coppa del Mondo, oltre a essersi da poco laureato vincitore del Tour de Ski (chiaramente Harald Oestberg Amundsen).
Sci di fondo – La rinascita di Iversen, 1042 giorni dopo: le chance verso Trondheim 2025 passano dalla Scandinavian Cup

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