Questa mattina, il sindaco di Trondheim, Kent Ranum, ha rilasciato delle dichiarazioni spinose in merito alla presenza degli atleti russi ai Campionati Mondiali di Sci Nordico che si terranno il prossimo anno nella località norvegese. Come prevedibile, le sue parole hanno presto fatto il giro del mondo, arrivando anche in Russia dove si è levato un coro di risposte nei confronti del primo cittadino decisamente poco lusinghiero.
Il primo a far sentire la propria voce in merito è stato l’allenatore senior della squadra russa di sci di fondo, Yuri Borodavko.
«Per noi non cambia nulla a livello globale. Stiamo andando avanti e ci svilupperemo. La Norvegia ha da tempo mostrato il suo vero atteggiamento nei confronti della Russia e degli atleti russi. È ovvio che faranno di tutto affinché non partecipiamo in alcun modo ai Mondiali. La linea è stata superata da tempo, ora i politici stabiliscono le condizioni del FIS. Lo sport perde sempre più voce» ha detto il tecnico a Sport24.
Sulla questione è intervenuta anche la due volte campionessa olimpica di biathlon Olga Zaitseva, come riportato da MatchTV
«Qualunque fosse la loro posizione, tale rimane. Perché ribadirla? È chiaro che non ci faranno entrare. Non c’è niente di nuovo, il circo continua. Ci siamo resi conto molto tempo fa che non ci era permesso andare da nessuna parte. È chiaro che tutti violano la Carta Olimpica, tutti i principi olimpici. Ciò continuerà finché le persone in Europa, non torneranno in sé, finché non alzeranno la testa e apriranno gli occhi. Non agiscono ancora di propria spontanea volontà e seguono le istruzioni di un altro Stato»
Gli sciatori russi non partecipano a dei tornei internazionali da marzo 2022, da quando la Federazione Internazionale Sci e Snowboard (FIS) ha sanzionato Russia e Bielorussia in merito all’invasione dell’Ucraina. Alexander Panzhinsky, vincitore dell’argento nella sprint delle Olimpiadi di Vancouver nel 2010, interpellato sulle dichiarazioni da MatchTV, ritiene che non si debba prestare attenzione alle parole del politico scandinavo.
«Il sindaco non deve decidere chi deve gareggiare e chi no. In quanto amministratore della città in cui si terranno i Mondiali, esprime esclusivamente la sua opinione, però non dobbiamo dimenticare che è un rappresentante dell’ambiente politico, e non bisogna aspettarsi che abbia un’opinione lontana da quelle degli altri politici. I norvegesi hanno una visione molto negativa del nostro Paese e tutti questi politici stanno cercando di trasferire queste opinioni agli atleti. Sono sicuro che in Norvegia ci sono molte persone che hanno un atteggiamento positivo o neutrale nei confronti dei nostri atleti, ma non viene loro chiesto perché tale opinione è impopolare. Manca ancora molto tempo prima dei Mondiali, forse cambierà il sindaco a Trondheim, cambierà il vento politico e poi cambieranno le opinioni. Non bisogna prestare molta attenzione alle parole del sindaco di Trondheim, bisognerebbe comunicare di più con i funzionari sportivi, la Federazione Internazionale di Sci, perché saranno loro a decidere chi andrà ai Mondiali. Ora la FIS si sta prendendo una pausa perché attende decisioni più chiare da parte del CIO»
Come sempre la questione della partecipazione dei Russi alle competizioni internazionali è un argomento fortemente polarizzante, che sfocia inevitabilmente nella discussione politica. Ma a farne le spese, tanto per cambiare, sono gli atleti.
Sci di fondo – Verso Trondheim 2025, il mondo dello sport russo risponde al sindaco Ranum
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