Johannes Thingnes Boe festante così al termine di una gara è una cosa rara da vedere. Non solo ripete l’inchino alle tribune che aveva fatto durante i Mondiali di Oberhof dello scorso anno, ma l’esultanza prosegue ben oltre la linea del traguardo assieme ai compagni di squadra e al pubblico naturalmente in delirio.  A Biathlonworld, il canale mediatico dell’IBU,  il norvegese ha raccontato come, dopo tre errori a terra, il poligono in piedi gli ha consentito di ribaltare completamente la sua gara nonostante condizioni difficili a poligono che hanno fatto saltare in aria persino suo fratello Tarjei.
«Significa molto per me questa vittoria. È stata una grande battaglia, specialmente con Vetle (Christiansen), anche Tarjei era molto veloce sugli sci. Le serie in piedi non sono state per nulla facili perché è salito il vento e visto che si spara per la medaglia d’oro chiaramente c’è anche un po’ di nervosismo e in un paio di occasioni ho sentito che dei colpi erano vicinissimi all’errore, ma per fortuna si sono chiusi e allora in quei casi ho cercato di riguadagnare la concentrazione e puntualmente ho ritrovato il centro»
Il “defending champion” – come ha tenuto ad evidenziare tagliando il traguardo – ha raccontato quanto a cercato questa vittoria, in una stagione in cui, pur con il pettorale giallo addosso, non si è mai avuta la sensazione che fosse superiore ai suoi compagni di squadra. Ora però mette in guarda tutti gli avversari.
«È veramente un sogno che si realizza. Provare a rivincere l’oro dopo un anno mette tanta pressione addosso e prima di questi mondiali non avevo mai la sensazione di sentirmi favorito e non credevo che una medaglia d’oro potesse essere alla mia portata ma comunque credevo che tutto potesse essere possibile in una buona giornata. Ora però la mia forma sta crescendo sempre di più, oggi avevamo ancora una volta sci incredibili e ci stiamo mettendo sulla strada per ottenere gli stessi risultati dello scorso anno»
Biathlon – Johannes Boe: “Prima dei Mondiali non credevo che l’oro fosse alla mia portata, questa vittoria significa molto”
 
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