Nelle ultime settimane, in particolare dopo i Campionati Europei Open di Brezno Orsblie, si era creato un certo clamore per i tempi realizzati sugli sci da Sørum e Botn, in quanto realizzati, secondo alcuni, grazie all’utilizzo di nuovi attacchi per gli sci. Era trapelata inoltre la notizia, alla vigilia dei Mondiali, che un altro norvegese Sturla Holm Laegreid, aveva testato questo nuovo materiale ed era pronto ad utilizzarlo a Nove Mesto.
Pochi giorni dopo, in occasione della sprint, Laegreid ha effettivamente vinto la medaglia d’oro indossando proprio i famosi “super attacchi” messi a disposizione dal suo produttore di sci.
Il punto di attacco, come spiegato in precedenza, si colloca ora sotto la pianta dello scarponcino e non in punta, come avveniva in passato. Laegreid afferma di aver provato questo nuovo prototipo due anni fa; tuttavia, secondo il norvegese, molte cose hanno avuto il tempo di cambiare in un paio d’anni, ottenendo il nuovo modello dopo Anterselva, in vista dei Mondiali.
« Era difficile sapere se questo modello nuovo fosse migliore o peggiore. L’ho testato per una settimana e mezza. Sono tornato a quello vecchio poco prima dei Mondiali, e a confronto il sistema normale sembrava pessimo» ha spiegato Laegreid a Yle News, aggiungendo che con la nuova attrezzatura la sua sciata è diventata più rilassata «sentivo un migliore controllo della punta dello sci. Quando c’era neve molle, la punta dello sci poteva colpirla. In teoria si ottiene mezzo secondo senza dover spingere lo sci e si ha un controllo leggermente migliore»
Difficile dire se il vantaggio ci sarà su larga scala e alla lunga, visto che nel prosieguo del Campionato Mondiale, Johannes Thingnes Boe ha imposto comunque la sua superiorità per non essendo supportato dallo stesso marchio di sci (l’unico ad oggi ad aver implementato questa tecnologia) del compagno e non ha dunque alcun vantaggio dai nuovi materiali.
Biathlon – Anche Laegreid con i nuovi “super attacchi”: “Si ottiene mezzo secondo senza dover spingere lo sci e si ha un controllo leggermente migliore”

Ti potrebbe interessare
Zebastian Modin: campione nel fondo paralimpico, ma che fatica nel para biathlon!
Zebastian Modin, fondista paralimpico svedese nella categoria B1 (affetto quindi da disabilità visiva), ha una
Biathlon – Jonne Kähkönen e il “piano” per la squadra femminile: “Continuare a lavorare e di acquisire fiducia per le gare.”
Quella in corso è un’estate importante per le formazioni élite degli sport invernali, ma ancor più per le
Olimpiadi – Dario Cologna tra gli 11 candidati per la Commissione Atleti del CIO: quando si vota e come funziona
L’avvicinamento alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 va avanti spedito, accompagnato dai tanti appuntamenti