Biathlon | 03 marzo 2024, 15:49

Biathlon - Oslo: vittoria della Francia nella Staffetta Mista. L'Italia si ferma ai piedi del podio: 4a.

Biathlon - Oslo: vittoria della Francia nella Staffetta Mista. L'Italia si ferma ai piedi del podio: 4a.

La Francia, con il quartetto composto da Julia Simon, Sophie Chauveau, Fabien Claude e Quentin Fillon Maillet si aggiudica la vittoria nella Staffetta Mista che chiude il fine settimana di gara ad Oslo, Norvegia.

Secondo posto per la Svezia, terza la Norvegia.

La staffetta italiana, con Hannah Auchentaller, Lisa Vittozzi, Lukas Hofer e Tommaso Giacomel chiude al 4° posto dopo essere stata a lungo in lotta per il podio.

La gara, come prevedibile, viene resa impegnativa sin dalla prima tornata da Julia Simon (FRA) che accelera l’andatura nelle centinaia di metri che portano al poligono, allungando il gruppo. La francese, poi, è abile a coprire tutti i bersagli con rapidità ineguagliabile, e fugge in testa. Anche Tandrevold (NOR), Hauser (AUT) e Brorsson (SWE) non sbagliano, inseguendo a 9 secondi di distacco. Italia in nona posizione con Auchentaller, che ha dovuto impiegare una ricarica.

Il distacco nel corso della tornata tra Simon e Tandrevold redta costante nel corso del secondo giro, con Svezia, Austria e Germania che viaggiano insieme al terzo, quarto e quinto posto. Auchentaller risale in settima posizione, viaggiando con Jakiela (POL) e Vobornikova (CZE).

Simon è impressionante, con un poligono di durata inferiore ai 20 secondi senza errori, e fugge via. Hauser, con una ricarica, sale al secondo posto, con Brorsson al terzo posto, mentre incappa addirittura nel giro di penalità Tandrevold, costringendo all’inseguimento i suoi compagni di squadra nelle frazioni a venire. Eccezionale 5/5 di Hannah Auchentaller, che porta l’Italia in quinta posizione, col podio distante poco più di una decina di secondi. La Francia cambia in testa con oltre 30 secondi di vantaggio sull’Austria, poco più indietro Svezia e Germania. Italia in quinta posizione con la Norvegia, con un distacco dai transalpini appena inferiore al minuto.

Chauveau (FRA), dopo un giro in cui i distacchi sono rimasti invariati, impiega una ricarica per coprire tutti i 5 bersagli del tiro a terra, ma Elvira Oeberg (SWE) ne utilizza una in più, perdendo terreno dalla francese: da 32 a 42 secondi. Al terzo posto sale Ida Lien (NOR) grazie al 5/5 al tiro, con dietro Schneider (GER). Vittozzi, che si è salvata con le ricariche dal giro di penalità, è quinta con 8 secondi di distacco dal duo che la precede, ma colmando il gap nel corso della successiva tornata.

Chauveau è abile a trovare lo zero nel tiro in piedi, mentre dietro si forma un terzetto con Schneider (5/5 in piedi) a 45 secondi, Vittozzi ed Elvira Oeberg (con una ricarica utilizzata) a 50 secondi. Lien è quinta, ma salvandosi dal giro di penalità con l’utilizzo delle ricariche e perdendo 40 secondi dalle atlete che la precedevano.

Con la transalpina da sola in testa, è Vittozzi a fare il forcing con il quale viene distanziata Schneider, mentre il distacco dalla Francia, saldamente al comando, si riduce a 34 secondi al momento del cambio. Svezia insieme all’Italia al momento del passaggio di testimoni con gli uomini.

Da segnalare come Vittozzi sia stata nettamente la migliore nella sua frazione, infliggendo ben 21 secondi ad Elvira Oeberg e 23 secondi a Chauveau. Molto bene, Lisa!

Fabien Claude (FRA) tiene un ritmo sostenuto, mantenendo il vantaggio sugli inseguitori sostanzialmente invariato. Manca un bersaglio al primo poligono, ma lo copre con la prima ricarica. Alle sue spalle, Nelin (SWE) trova lo zero ed anticipa Lukas Hofer (ITA), che impiega una ricarica per coprire i 5 bersagli. Doll (GER) è in quarta posizione, con Tarjei Boe (NOR) che trova lo zero a si avvicina.

Claude va in difficoltà nel tiro in piedi, mancando due bersagli (coperti con le ricariche), mentre un super Lukas Hofer è sensazionale e trova un meraviglioso 5/5, accorciando ad una decina di secondi il gap con la testa. Nelin deve utilizzare una ricarica e perde contatto dall’azzurro, mentre alle sue spalle Doll rischia il giro di penalità, ma si salva con le ricariche. Ne approfitta Tarjei Bo, che trova lo zero e sale al quarto posto.

Nel finale dell’ultima tornata, Claude rilancia ed aumenta il distacco su Hofer, con la Francia che al cambio per l’ultima frazione ha 18 secondi sull’Italia e 36 sulla Svezia. Norvegia al 4° posto a 52 secondi dalla testa, Germania a quasi un minuto.

Fillon Maillet (FRA) mantiene il vantaggio su Giacomel (ITA) e Ponsiluoma (SWE) nel corso della prima tornata, mantre recupera qualche secondo Johannes Boe (NOR). Il francese manca l’ultimo bersaglio del tiro a terra ed è costretto ad impiegare la ricarica, mentre Giacomel è preciso e con buoni tempi di rilascio dei colpi, ed accorcia il distacco dalla Francia a 6 secondi. Anche Ponsiluoma non sbaglia e si porta a -24 dai transalpini. Una ricarica anche Johannes Boe, che resta a 43 secondi di distacco. Incidente dopo il poligono per Nawrath (GER), forse una caduta che però gli fa perdere terreno in maniera decisiva.

Giacomel non perde tempo e ricuce il gap su Fillon Maillet nella seconda tornata, arrivando a sparare con il francese all’ultimo poligono, ma guadagnano anche Ponsiluoma e Johanne Boe.

L’ultima sessione di tiro è una sfida a due per la vittoria, all’ultimo colpo. È Fillon Maillet ad avere la meglio, mancando il primo bersaglio, ma centrando tutti gli altri 4 e recuperando immediatamente con la prima ricarica, scappando via e consegnando alla Francia la vittoria della gara. Giacomel, anche a causa di condizioni non semplicissime di vento, va in difficoltà e manca due bersagli. Purtroppo, il trentino non riesce a sfruttare le ricariche ed è costretto a percorrere due giri di penalità. Anche Ponsiluoma e Johannes Boe non hanno vita facile al tiro, dovendo anch’essi impiegare le ricariche. Così, nell’ultima tornata, 4 atleti si ritrovano a lottare per la seconda e la terza posizione del podio: Giacomel, Ponsiluoma, Johannes Boe e Nawrath, il quale è stato abile a ridurre gli errori nel tiro in piedi al minimo, utilizzando una sola ricarica e accodandosi agli atleti navanti. Purtroppo per lui, il tedesco è a corto di energie e perde contatto quasi subito; restano così in 3 a giocarsi 2 posizioni del podio.

Il primo a fare la mossa è Johannes Boe, nella salita che porta verso l’ingresso dello stadio. Giacomel prima sembra essere brillante e reagisce, poi alla lunga deve mollare la presa, vedendo allontanarsi col norvegese anche Ponsiluoma; sfuma così la possibilità per l’Italia di salire sul podio, restando in 4° posizione.

Nel finale, Fillon Maillet taglia la linea del traguardo con un’esultanza anche piuttosto infervorata, in una stagione in cui, a livello individuale, ha raccolto un solo podio individuale in stagione (peraltro pesante, nella Mass Start iridata) e le maggiori gioie le ha ottenute solo nelle prove a squadre, con 4 successi nelle gare miste. Alle sue spalle, Ponsiluoma si gioca bene le sue carte, attaccando Johannes Boe sulla “salita Northug” all’interno dello stadio, e vendicando (per così dire, almeno in parte) l’esito della Single Mix disputata due ore prima; Svezia al secondo posto, Norvegia terza.

Quanto agli azzurri, resta l’ottima prestazione complessiva di squadra, con una buonissima Auchentaller, Lisa la migliore della sua frazione, Hofer competitivo ed un determinato Giacomel. Quando ti presenti a sparare all’ultimo poligono per vincere, anche se va male, è difficile smuovere una critica. Nello specifico, poi, Giacomel è un ragazzo ancora giovane (tra un mese compirà 24 anni), le cui qualità sono indiscusse. Questi passaggi a vuoto fanno parte di un processo di crescita che per lui è ancora in corso di svolgimento e certamente anche lui stesso sarà molto amareggiato per quanto accaduto, poiché consapevole delle sue abilità. Certamente arriverà anche il suo momento.

 

CLASSIFICA DELLA TOP 10

1) Francia (J. Simon / S. Chauveau / F. Claude / Q. Fillon Maillet) 1:03:48.6 (0+6)

2) Svezia (M. Brorsson / E. Oeberg / J. Nelin / M. Ponsiluoma) +32.2 (0+8)

3) Norvegia (I.L. Tandrevold/ I. Lien / T. Boe / J. T. Boe) +35.9 (1+10)

4) Italia (H. Auchentaller / L. Vittozzi / L. Hofer / T. Giacomel) +46.4 (2+9)

5) Germania (J. Hettich-Walz / S. Schneider / B. Doll / P. Nawrath) +59.4 (0+10)

6) Slovenia (P. Klemencic / A. Lampic / M. Dovzan / J. Fak) +2:40.1 (1+9)

7) Repubblica Ceca (T. Vobornikova / M. Davidova / M. Krcmar / T. Mikyska) +3:30.6 (1+13)

8) Austria (L. T. Hauser / L. Rothschopf / D. Unterweger / S. Eder) +4:16.2 (4+11)

9) Stati Uniti d’America (D. Irwin / C. Levins / S. Doherty / J. Brown) +4:16.3 (2+12)

10) Polonia (J. Jakiela / A. Maka / P. Bryn / A. Nedza-Kubiniec) +5:11.9 (0+10)

 

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