Biathlon | 09 marzo 2024, 10:34

Biathlon - Fabio Cianciana orgoglioso dopo il podio della staffetta maschile: "La strada è ancora lunga, ma il lavoro sta pagando. I nostri ragazzi hanno mostrato cosa hanno nelle corde"

Foto credit: Dmytro Yevenko

Foto credit: Dmytro Yevenko

È orgoglioso Fabio Cianciana per il terzo podio stagionale in Coppa del Mondo della staffetta maschile dell’Italia. L’allenatore di tiro della squadra maschile è particolarmente felice della prestazione della sua squadra, capace di chiudere al secondo posto la gara, alle spalle della Norvegia, utilizzando appena otto ricariche.

«Sono molto contento perché finalmente abbiamo fatto quel biathlon che esprimiamo quotidianamente in allenamento
– ha dichiarato Cianciana a Fondo Italiaè un ottimo segnale, soprattutto perché venivamo da una giornata delle miste ad Oslo, che era stata veramente storta e abbiamo dovuto lavorare tanto in questi giorni su vari aspetti. Oggi i nostri ragazzi hanno fatto ciò che è nelle loro corde, abbiamo visto il loro biathlon».

Cianciana è soddisfatto anche di come Bionaz è venuto fuori dalle difficoltà avute nelle seconda serie, quando ha dovuto utilizzare tre ricariche: «Togliendo la single mixed di domenica, che è una gara particolare e non la considero in questo senso, Dido veniva da due staffette consecutive in cui aveva girato, qualcosa di molto complicato dal punto di vista mentale. Oggi ha preparato bene la gara ed era in fiducia. Da Oslo in avanti, ha fatto un piccolo step nella velocità di rilascio e oggi lo si è visto. Nella serie in piedi ha preso i primi tre, per poi sbagliare gli ultimi due e successivamente anche la prima riserva. Lì la situazione si è fatta complicata e mi ha confidato dopo la gara, di aver avuto paura, ma ha lavorato tanto per chiuderli, all’ultimo aveva anche le gambe in difficoltà per la stanchezza, perché qui si fa fatica, ma con due o tre squat ha risolto la situazione. Bravo».

Dopo le difficoltà avute ad Oslo, Cianciana è particolarmente felice della prestazione di Giacomel: «Tommy è stato perfetto. Dopo Oslo gli ho chiesto di fare un passo indietro al tiro, sparare con due respiri nelle serie in piedi, così rallenta di 2” ma ha un’ottima solidità. Chiaramente l’errore ci sta, ma si può sbagliare, l’importante è però avere maggiore attenzione, più lavoro messo dietro ai colpi.
Sinceramente oggi non sono sorpreso, mi aspettavo questa sua prestazione, perché in questi tre giorni negli Stati Uniti ha lavorato bene e oggi durante l’azzeramento abbiamo parlato di questo aspetto. Per me era importante che lo portasse in gara, perché è un grande passo avanti come solidità. Lo ha fatto».


La novità nella squadra azzurra è stata la prima presenza stagionale di Patrick Braunhofer, che è stato autore di una bella prima frazione, riuscendo così a conquistare il suo primo podio in carriera. «Sono davvero tanto contento per Brauni – ha ammesso Ciancianaera l’unico di questo gruppo a non aver ancora conquistato il podio. Oggi lo abbiamo schierato per la sua qualità al tiro e perché sta bene sugli sci. Questo ragazzo meritava fiducia e ci ha ripagato con splendida frazione».

Cianciana ha elogiato anche Hofer: «Luki ha fatto una super prestazione, non dobbiamo dimenticarlo. Oggi è addirittura diventato il biatleta italiano con il maggior numero di podi ottenuti. In questo periodo è in fiducia e sta sparando bene. Sono contento».

Tre podi stagionai per la staffetta maschile, un risultato che certifica l’ottimo lavoro fatto dalla squadra. «Abbiamo dimostrato la bontà di quanto fatto dal gruppo maschile più Doro, che era rivolto alla crescita di questi giovani. Sono cresciuti, anche se c’è tantissima strada da percorrere. Però è bello farla sapendo che il lavoro sta pagando».

Ma quanti sono i margini di crescita da parte della squadra? «Ne abbiamo tanti, soprattutto al poligono, dove dobbiamo lavorare in prospettiva di solidità e precisione. Con qualcuno, come Bionaz, dobbiamo concentrarsi sulla velocità di rilascio in piedi. A terra va bene 26” o 27”, ma in piedi serve sparare in 22” o 23”».

Giorgio Capodaglio

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