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Salto

Salto con gli sci – Solo Austria a Trondheim, Stefan Kraft conduce un clamoroso poker. Pregevole Alex Insam, 21°

La tappa di Coppa del Mondo di salto con gli sci di Trondheim, inserita nel contesto di Raw Air, sta facendo respirare  agli appassionati quella che potrà essere la rassegna iridata che si disputerà su queste nevi nel 2025 tra febbraio e marzo. Dopo la competizione di ieri sull’impianto di dimensioni ridotte (HS105), i saltatori hanno battezzato ufficialmente il rimodernato trampolino grande di Granåsen (HS138). 
Il pettorale giallo, Stefan Kraft, guida il poker austriaco in vetta alla classifica (5 nei primi 6). Il nativo di Schwarzach im Pongau, sfruttando momenti favorevoli, raggiunge la dodicesima vittoria in stagione e il diciottesimo podio togliendo dalla conta i mondiali di Bad Mitterndorf e le prove a squadre, un ruolino di marcia da fuoriclasse. Daniel Tschofenig chiude al secondo posto, ha saputo difendersi preservando la posizione conquistata con il primo salto. Il salisburghese Jan Hörl, già ieri l’avevamo definito come il più pericoloso sul salto secco, ma oggi è andato oltre ed è stato impressionante nella seconda serie. Può recriminare qualcosa in ambe due le gare di Trondheim, avrebbe meritato di più. Ai piedi del podio si ferma Daniel Huber, una solida realtà in questo finale di stagione. 
Due gli italiani al via della competizione, Giovanni Bresadola e Alex Insam, entrambi nei salti di allenamento precedenti alla manifestazione hanno ottenuto misure competitive. Ma con l’arrivo della gara i due saltatori non si sono ripetuti su quei livelli. Il classe 2001, Giovanni Bresadola (31°), ha chiuso anticipatamente la sue fatiche, è rimasto escluso dai trenta per soli nove decimi. Si è trovato in stanga di partenza in un discreto momento, ma non ha sfruttato come avrebbe dovuto la situazione; ora si fa in salita la strada per la presenza in entrambi gli eventi di Vikersund. Alex Insam conclude in zona punti in 21° posizione, la sua concretezza e sicurezza nell’esprimere il gesto tecnico è un piacere per gli occhi. A gran voce si può dire che il classe 1997 ha svoltato, cresce la curiosità per vedere sin dove si può spingere sugli impianti di volo. 
Un leggero nevischio ha fatto capolino sulle colline intorno a Trondheim in concomitanza dell’inizio della competizione. Le canaline scivolose non sono però state l’incognita numero uno, bensì il vento prevalentemente alle spalle con finestre di aria frontale che hanno aiutato i beniamini di Eolo. Il trampolino sconosciuto a tutti tranne che hai padroni di casa non si è fatto ben volere, la non facile lettura nell’approccio allo stacco e al comportamento da seguire in volo ha sparigliato i valori in campo. Tre gli austriaci al comando dopo la serie iniziale, Kraft e Tschofenig (aiutato dal valore della compensazione) appaiati al comando. Gli altri, partendo da Jan Hörl (-6.8 pt.), staccati di diversi punti, la classifica presentava una fisionomia in termini di distacchi totalmente dissimile da quanto proferito dall’impianto limitrofo nella giornata passata. Tra le sorprese negative la controprestazione di Halvor Egner Granerud, che pareva a suo agio, e le difficoltà di adattamento di Andreas Wellinger, per poco salva il suo primato: l’unico ad aver concluso sempre a punti in stagione.
La seconda parte di gara, con vento meno forte e una stanga più alta, ha registrato misure migliori per la maggior parte dei saltatori. Il bavarese Karl Geiger, in parabola discendente da settimane, si è spinto sino a 140.0m registrando il nuovo record ufficiale (Zniszczoł in allenamento è atterrato a 143.0m). 
La partita per la lotta alla Sfera di Cristallo è terminata ad Oslo gara-1, ma lo spettacolo della Coppa del Mondo ha ancora tanto da regalare e da assegnare c’è la coppetta di volo con gli sci, da venerdì 15 si planerà dal Vikersundbakken (HS240). 
CLASSIFICA FINALE TOP TEN
1° S. Kraft (AUT) 291.8 (144.2+147.6)
2° D. Tschofenig (AUT) 290.8 (144-0+146.8)
3° J. Hoerl (AUT) 288.8 (137.4+151.4)
4° D. Huber (AUT) 277.8 (129.6+148.2)
5° P. Prevc (SLO) 274.4 (133.7+140.7)
6° M. Hayboeck (AUT) 270.1 (126.8+143.3)
7° G. Deschwanden (SUI) 266.8 (133.8+133.0)
8° J.A. Forfang (NOR) 265.0 (137.3+127.7)
9° M. Lindvik (NOR) 264.6 (122.6+142.0)
9° A. Lanisek (SLO) 264.6 (128.0+136.6)
L’italiano
21° A. Insam 252.1 (119.9+132.2)
Per la classifica completa, CLICCA QUI
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