Johannes Thingnes Bø saluta un’ennesima stagione trionfante e lo fa vincendo la sua 5ª Coppa del Mondo, oltre a superare una leggenda come Martin Fourcade come numero di vittorie nel massimo circuito. Intervistato dall’IBU, il biatleta norvegese ha raccontato le sue emozioni rispetto alla tripletta raccolta a Canmore, ripercorrendo i momenti cruciali della stagione.
Con riferimento al momento che ha preferito di più nella sua annata vincente, Bø spiega: “Penso il venerdì a Canmore, vincere con più di un minuto la sprint è stata una grande vittoria e cruciale per la Coppa del Mondo generale". Interrogato invece su quale sia stata la difficoltà maggiore nel raggiungimento di questo obiettivo, Bø non può non menzionare il fratello, con cui è stato il lotta per tutta la stagione: "La diffcoltà maggiore? Tarjei. Non ho bisogno di aggiungere altro. Lo sanno tutti. Quando hai tuo fratello alle calcagna è la cosa peggiore, soprattutto il fratello maggiore".
Spostando poi l’attenzione sul meritato riposo, la domanda per Bø è riferita a cosa lo rende più felice del poter finalmente fare ritorno a casa, dove lo spetta la sua famiglia: "L’essere presente – mangiare del buon cibo, bere del buon vino – fare solo cose normali, essere un essere umano normale. Finire la stagione in America e lontano dai parenti? È diverso, penso che stiano già dormendo. A volte è così e non vedo l’ora che arrivino i prossimi due anni, quando le finali si terranno di nuovo a Holmenkollen". Infine, Bø risponde in maniera ermetica alla domanda: “Che consiglio daresti a te stesso diciottenne?”. “Credi in te stesso”, la replica del fenomeno norvegese.
Biathlon – Johannes Bø fa il punto sulla stagione: “Il momento migliore la sprint di Canmore. L’ostacolo peggiore? Tarjei”

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