Sci di fondo | 29 marzo 2024, 18:00

Sci di fondo - Niente medaglia per Laukli dopo il 2° posto ai Campionati Norvegesi, Slind le offre la sua: ecco cosa è successo

Photo Credits: Newspower

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La 30 km dei Campionati Norvegesi di Lillehammer, andata in scena lo scorso 23 marzo, non solo ha contribuito a mettere sotto gli occhi di tutti lo sfavillante stato di forma di Therese Johaug, ma ha anche dato saggio delle ottime qualità dell’americana Sophia Laukli, 2ª al traguardo. La vincitrice del Cermis 2024 è infatti stata in grado di battere tutte le atlete norvegesi della squadra nazionale, fatta eccezione per la sola e inarrivabile Johaug. Quel che però è passato in un primo momento sotto traccia è il fatto che a Sophia Laukli, atleta americana dalla doppia nazionalità, non sia stata conferita alcuna medaglia in quanto considerata “non norvegese”. Per rimediare, Astrid Øyre Slind – quarta nella 30 km – si è offerta di cederle la propria medaglia.

È certamente vero che Sophia Laukli rappresenta a livello internazionale gli Stati Uniti, ma è altrettanto vero che in realtà è titolare anche il passaporto norvegese. Laukli possiede infatti padre norvegese e madre americana e, pur essendo cresciuta nel Maine, vive stabilmente a Oslo dove rappresenta lo sci club Kjelsås IL, oltre a essere parte del Team Aker Dæhlie. Ma in sede di premiazione, a Laukli non è stata conferita alcuna medaglia poiché considerata americana e quindi non eleggibile per ricevere una medaglia. “Se nell'ultimo anno hai gareggiato a livello nazionale o internazionale per un'altra nazione, non puoi vincere una medaglia ai Campionati Nazionali” spiega a NRK Erik Huseby membro della federazione norvegese. Parole che evidenziano come, a livello di regolamento, l'esclusione di Laukli dal podio fosse teoricamente giusta, in quanto gareggia a livello internazionale sotto la bandiera degli USA.

Ma per chi la conosce da vicino (e anche per il passaporto), Sophia Laukli è ormai norvegese a tutti gli effetti, motivo per cui Slind ha deciso di offrirle la sua medaglia: “Il mio pensiero è che lei abbia un passaporto norvegese e partecipi ai Campionati Nazionali per un club norvegese, sia una sciatrice fantastica e un'atleta che la Norvegia avrebbe dovuto accogliere meglio”.

Pur apprezzando il gesto di Slind, Laukli non sembra però intenzionata ad accettare l’offerta della norvegese non tanto per motivi di principio, ma perché pensa che Slind meriti una medaglia che le era stata negata in un altro episodio particolare avvenuto in questa stagione. Il riferimento è allo skiathlon dei Campionati Norvegesi di Beitostølen del 24 febbraio, quando Slind fu penalizzata da un errore nella tracciatura della pista che non le permise di vincere la gara, nonostante si trovasse in prima posizione. Alla fine di quella gara Slind chiuse 2ª, con Laukli 3ª, ma la scelta della direzione di gara fu quella di annullare la gara – proprio in quanto “viziata” dal caos legato alla tracciatura – non consegnando nessuna medaglia. “È un po' buffo, perché lei è quella, tra tutte, che merita di più l'oro ai Campionati Norvegesi. Io ero seconda quel giorno – spiega Laukli riferendosi alla gara di Beitostølen – ma lei è quella che è rimasta più "fregata", con quello che è successo a Beitostølen, perché avrebbe dovuto vincere e non ha ottenuto nulla”. Ecco perché Laukli non accetterà la medaglia di Slind che, tuttavia, va elogiata per il bel gesto all’indirizzo della “quasi” connazionale.

LEGGI QUI - Caos nei Campionati Norvegesi: annullato lo skiathlon femminile

 

 

Fausto Vassoney

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