La stagione volge al termine anche per quanto riguarda lo sci di fondo paralimpico, realtà che nell’ultimo periodo ha avuto una grandissima crescita sia a livello di risultati, sia in quanto a interesse verso la disciplina. A coronare una grande annata, la conquista da parte di Giuseppe Romele della Coppa del Mondo nella categoria sitting, diventando così il primo atleta italiano a riuscirci. Tra risultati recenti, bilanci della stagione e obiettivi futuri, il coordinatore tecnico della nazionale di sci di fondo paralimpico Paolo Marchetti fa il punto in un’intervista rilasciata a Fondo Italia. Tanti i temi trattati, tra i quali trova spazio anche la fervente attesa nell’avvicinamento a Milano-Cortina 2026.
Tracciando un bilancio complessivo della stagione, Marchetti non può che dirsi soddisfatto di quanto raccolto dal movimento italiano: “Sicuramente siamo soddisfatti, è stata una stagione impegnativa che finalmente ci ha portati a gareggiare in Italia. E’ stata un’ottima vetrina e una grandissima prova. Siamo super soddisfatti della conquista della Coppa del Mondo di Giuseppe Romele nella categoria sitting, il primo a riuscirci nella storia paralimpica italiana. Sono soddisfatto di tutti a 360° e anche dei numeri visto che siamo partiti con 3 atleti nel 2022 e al momento abbiamo 7 atleti tra squadra A e squadra B, più diversi atleti in orbita nazionale”.
Riguardo all'eccezionale stagione di Giuseppe Romele, il coordinatore tecnico aggiunge: “Non saprei dire qual è l’aspetto che gli permette di fare la differenza, credo sia tutto nel complesso. E’ un grandissimo atleta con una grandissima testa e con grandissimi materiali grazie anche ai nostri tre tecnici. Tutto l’insieme ha permesso il raggiungimento di questo risultato”.
Guardando ai prossimi obiettivi, gli appuntamenti cerchiati in rosso sul calendario sono i Mondiali 2025 e, chiaramente, le Olimpiadi del 2026: “La speranza è che i Mondiali siano in Italia, abbiamo molte possibilità però siamo in attesa di notizie. Noi stiamo lavorando a progetto unico verso le Paralimpiadi e tutto è concentrato verso Milano-Cortina. Mettiamo gli atleti nelle condizioni di crescere e fare esperienza nell’ottica di questo grande evento”.
Dando un giudizio sui tecnici, che hanno accolto quest'anno Daniele Serra, ex fondista dell'Esercito, Marchetti spiega: “Partiamo dal presupposto che avevamo già nella squadra Fabio Maj, con grandissima esperienza. E’ il collante, l’uomo diplomatico, la persona giusta. Aggiungendo Daniele Serra come skiman abbiamo fatto il salto di qualità. E’ un grandissimo amico che si è avvicinato, ha accolto subito questa nuova sfida e ci sta portando grandissima esperienza. Inoltre, non dimentichiamoci del lavoro di Daniele Cappelletti, tecnico della squadra B”.
Infine, c'è spazio per una riflessione sulla crescita del movimento paralimpico dello sci di fondo: “Fondamentalmente ciò che ci serve è il tempo. Fino a 2/3 anni fa non c’erano più competizioni in Italia e c’erano solo 4 maxi eventi internazionali. Da lì in poi sono partite le gare di Coppa Italia e i Campionati Italiani, allargando la base e dando nuove speranze a chi vuole provare. Mi metto nei panni di chi vuole iniziare e si trova subito a dover gareggiare in Coppa del Mondo dove il livello è molto alto e si sta alzando sempre di più... Stiamo lavorando per concludere questa crescita in vista di Milano-Cortina che dev’essere il trampolino di lancio. Sicuramente ci servirebbe un po’ di capillarizzazione del movimento, facendo conoscere quest’attività a livello provinciale e regionale in modo che gli atleti si avvicinino al movimento e vengano a fare le gare di Coppa Italia”.