Sci di fondo | 09 aprile 2024, 19:02

Sci di fondo - Pellegrino: "Bisogna costruire la prestazione partendo da sé stessi, un pezzo alla volta. Servono autodisciplina e pazienza"

Sci di fondo - Pellegrino: "Bisogna costruire la prestazione partendo da sé stessi, un pezzo alla volta. Servono autodisciplina e pazienza"

Mai banale, sempre molto chiaro nei suoi ragionamenti, con la voglia di essere anche propositivo e dare consigli agli atleti più giovani. A margine dell'evento di presentazione del rapporto di collaborazione tra Acqua San Bernardo e FISI, con un occhio di riguardo proprio per le discipline nordiche, che si è svolto all'interno dell'Azienda Vinicola Ceretto, ad Alba, Federico Pellegrino ha parlato a Fondo Italia, toccando davvero tanti argomenti.

Il valdostano delle Fiamme Oro è partito dall'allenamento e l'importanza di sfruttare le nevi primaverili, per poi passare al proprio futuro legato anche alla linea che verrà intrapresa dalla FISI, che Pellegrino si augura sia sempre quella di Markus Cramer. L'azzurro ha parlato poi dei suoi compagni di squadra, dando anche diversi consigli sull'atteggiamento giusto da avere per riuscire a raggiungere l'alto livello.

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«Finché c'è neve è giusto allenarsi e continuare a sciare - ha affermato Pellegrino - soprattutto sulle nevi primaverili. Ho visto che lo sforzo fatto negli ultimi anni sta pagando.
Mi farebbe piacere che fin quando c'è neve, venissero battute le piste per far sciare i bambini anche quando non ci sono più gare. Poi è ovvio che la primavera mette voglia di fare anche altre attività e quindi non è facile rimanere sul pezzo.
Per quanto riguarda i professionisti, credo che sia giusto investire su sé stessi, concedendosi giorni di sciate al Nord (Scandinavia, ndr) o farlo comunque anche se ciò significa stare lontano da casa. Quando tutti chiedono perché i nordici vanno di più, molto sta proprio nel fatto che sciano tanto».

Pellegrino ha lanciato poi un messaggio chiaro riguardo il suo futuro: «È certamente legato a quanto dobbiamo ancora vedere sulla carta, ovvero la conferma che questo percorso iniziato due anni fa (con Cramer, ndr) continui e ci siano le basi per me di proseguire in questa direzione, una linea nella quale credo fortemente, per un percorso che può arrivare a un obiettivo molto ambizioso, qual è una medaglia alle Olimpiadi». 

In stagione alcuni azzurri sono riusciti a cogliere risultati di rilievo in Coppa del Mondo, come Daprà che ha sorpreso tutti nella sprint di Minneapolis. Secondo Pellegrino è proprio l'esempio di quanto gli atleti debbano saper cogliere le occasioni: «Penso che per gareggiare ad alto livello nello sci di fondo, per un atleta sia importante avere due caratteristiche. La prima è l'autodisciplina, che ti permette di portare al termine il tuo lavoro ed essere sempre sul pezzo. L'altra è la pazienza, che ti porta a perseverare ed aspettare che il treno passi. Grazie all'autodisciplina vai tutti i giorni alla stazione, anche quando la possibilità che passi il treno è remota, mentre la pazienza ti consente di aspettare. Quando il treno passa, se stai alla stazione lo prendi, altrimenti, se sei al bar a fare polemica o resti a casa, perdi questa possibilità».

L'azzurro ha quindi parlato di Nicole Monsorno, prima donna azzurra a ottenere una top ten in Coppa del Mondo da Greta Laurent nel 2022. «Già solo assumersi la responsabilità di provarci è importante, qualcosa che non tutti capiscono e colgono. Lei ha fatto un bel passo avanti in questa stagione, lottando spesso nelle batterie dei quarti di finale. A Drammen è riuscita a strappare un grande risultato, frutto della consapevolezza e di quella fiducia in sé stessa, che in quella pista aveva già seminato. Magari questo fiore che si è visto quest'anno con quella prestazione può crescere, diventare pianta e dare altri frutti più succosi».

Per quanto riguarda il futuro dello sci di fondo italiano, Pellegrino guarda avanti con fiducia, dando alcuni preziosi suggerimenti: «Sono fiducioso nei confronti degli atleti che si impegnano e degli allenatori che mettono al centro l'atleta, anziché il programma di allenamento. Oggi, gli atleti stanno dando sempre maggiore attenzione non a cosa fanno ma a come lo fanno. In carriera, un'atleta cambia tanti allenatori e alla fine in gara è da solo, quindi deve per forza costruire una fiducia in sé stesso molto solida per riuscire ad arrivare ad alto livello. Nel nostro sistema, è troppo facile trovare scuse guardando al di fuori, anziché dentro sé stessi, se non arrivano risultati o magari perché ci si pone degli obiettivi troppo ambiziosi, a tratti superbi. Bisogna costruire la prestazione partendo da sé stessi, un pezzo alla volta, credendo di potercela fare ma senza sopravvalutarsi. Questa è una caratteristica fondamentale che sto vedendo sempre di più nei nostri ragazzi».

In chiusura l'azzurro ha parlato anche di Lisa Vittozzi, presente con lui all'evento.

Giorgio Capodaglio

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