Biathlon | 18 aprile 2024, 18:40

Biathlon - Johan Botn: una preparazione "olimpica" per battere la concorrenza in casa Norvegia

photo credits - Dmytro Yevenko

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Una delle rivelazioni della stagione del biathlon mondiale da poco conclusa, Johan Olav Botn ha vissuto un inverno eccezionale con un'incredibile serie di successi tra IBU Cup e un primo podio in Coppa del Mondo a Soldier Hollow. Nonostante tutto l'impegno e la fatica messi in campo, gli ottimi risultati del 24enne di Staarheim non sono stati considerati sufficienti per una promozione nella Squadra Elite della Nazionale norvegese e, per la prossima estate, dovrà "accontentarsi" di fare la preparazione ancora una volta tra le Reclute. Questo però non lo demoralizza: il suo talento e la sua ambizione sono più forti degli ostacoli che una super-potenza come la Norvegia pone ai suoi atleti.

“Era solo la mia prima stagione in Nazionale con un nuovo allenatore e un nuovo sistema. Quindi il mio obiettivo era semplicemente quello di avere un intero inverno in cui avrei potuto competere a livello internazionale per quattro mesi, acquisire esperienza viaggiando molto e gareggiando, resistendo alla pressione” ha spiegato a Langrenn.com.

Per essere una stagione di passaggio, in cui prendere le misure ai circuiti internazionali, le premesse sono state ben più che ottime. Già nel corso dell'ultimo ritiro della squadra norvegese, a Beitostølen, assieme alla squadra élite, aveva mostrato di che pasta fosse fatto, e soprattutto della "sfacciataggine" giusta di cui è dotato. Benché fosse solo un test interno, non ha avuto alcun timore reverenziale nel mettersi alle spalle tutta la squadra, fratelli Boe inclusi.

"In autunno mi sono reso conto di essere in gran forma. Non solo io, ma tutti membri della squadra reclute, ma è stato solo quando siamo arrivati ​​sulla neve a Beitostølen con la squadra A poco prima dell'inizio della stagione che l'abbiamo visto concretamente. Poi sono riuscito a mantenere quella fiducia in me stesso per tutto l'inverno."

Per preparare la sua stagione, Johan Olav Botn, come Endre Stroemsheim la stagione precedente, aveva scelto un regimento di allenamento basato su quella del pattinatore di velocità Nils van der Poel, due volte campione olimpico nel 2022, accumulando più di 100 ore al mese di allenamento.

"Facevo circa 1.000 ore di allenamento fisico all'anno, oltre al tiro. Oggi ho aumentato tutto di circa il 10% e stiamo incorporando elementi di vari sport di resistenza. Tra gli altri, abbiamo incluso sessioni a doppia soglia ispirate a Jakob Ingebrigtsen (campione olimpico nell'atletica) e Kristian Blummenfelt (campione olimpico di triathlon). Ho anche aggiunto molto volume extra. Per la prossima stagione bisognerà aggiustare qualcosa. Sono sempre stato in buona forma fisica, ma noto che i rallentamenti avvenuti quest'inverno si sono ripercossi anche al poligono. Quindi devo fare alcuni passi per diventare un tiratore più stabile."

In altre circostanze, in un altro Paese, con i suoi risultati e il potenziale in campo, Botn avrebbe tranquillamente il posto assicurato e un ruolo da leader e invece, in quanto ottavo norvegese in Coppa del Mondo, non può che accontentarsi della squadra B visto che quella A non dispone che 6 posti. Il che, oltre a imporgli di dover battagliare per un posto in Coppa del Mondo, lo priva di alcuni vantaggi finanziari.

"Se fai parte della squadra d'élite, ottieni borse di studio e altri programmi di supporto. Inoltre hanno un budget maggiore per i ritiri, ma la differenza non è così grande. All'interno della squadra di reclutamento, poiché viviamo tutti a Lillehammer, abbiamo molti collegiali durante l'anno con un massimo di sei o sette sessioni di allenamento congiunte a settimana, a cui partecipa quasi sempre il nostro allenatore Anders Øverby. Ciò significa che la qualità dell'allenamento è estremamente buona. Abbiamo anche scelto di utilizzare la maggior parte delle nostre risorse finanziarie per l'allenamento in quota. Questo ci dà un sistema complessivo competitivo rispetto a tutte le altre squadre nazionali."

In merito alla prossima stagione, le idee - neanche a dirlo - sembrano chiare.

"Spero di allenarmi bene e di essere migliore rispetto allo scorso anno. Ma ho fatto dei passi davvero grandi quest’inverno, quindi forse è un obiettivo realistico cercare di stabilizzarmi adesso. E poi devo lavorare sul poligono per diventare un tiratore altrettanto stabile. Ho finito l’inverno con buona fiducia e vedo che sono abbastanza bravo per andare in Coppa del Mondo e giocare in attacco”.

Federica Trozzi

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