Ora che la stagione delle gare è finita, è importante riposarsi, dare alla mente e al corpo la possibilità di recuperare, cambiare la propria routine, vedere la famiglia e gli amici – e magari concedersi anche alcuni di quei piccoli piaceri della vita “civile” da cui un atleta cerca di astenersi quando la competizione è al suo massimo e il corpo deve essere protetto da stressi, malattie e dare invece il proprio massimo.
Il riposo e il recupero, per un atleta, a qualsiasi livello, sono altrettanto cruciali per un'atleta quanto la preparazione fisica. L'off-season, da questo punto di vista è un momento altrettanto di primaria di importanza e permette di gettare le basi per le fasi successive dell'allenamento e, successivamente, delle competizioni. È un momento in cui si valuta la stagione o conclusa e si progetta un piano per raggiungere gli obiettivi futuri. Fare a meno di una stagione di riposo è un po' come dormire troppo poco nella giornata: nell'immediato forse non ci si rende conto delle conseguenze, ma alla lunga, può portare ad una debilitazione sia fisica che mentale e, in molti casi, a infortuni, acciacchi e dolori.
Da questo punto di vista, la biathlon family è sempre stata attenta affinché ci fosse un bilanciamento delle necessità mediatiche della disciplina e le necessità fisiologiche degli atleti e, attraverso la Biathlon Integrity Unit (organo operativamente indipendente dell'IBU), tutela la salute e il benessere generale degli atleti. Ecco perché la BIU ha chiesto ad alcuni allenatori di Coppa del Mondo qualche consiglio su come sfruttare al meglio la bassa stagione. Queste indicazioni, siamo certi, potranno dimostrarsi utili a qualsiasi livello agonistico e per qualsiasi disciplina.
L'italiano Armin Auchentaller, allenatore del Team USA, ha spiegato che “rallentare il ritmo dopo cinque mesi di gare e diversi mesi di allenamento pre-campionato è cruciale, fisicamente, mentalmente ed emotivamente”. Il suo consiglio? "Bisogna concedersi la possibilità di guarire sé stessi, attraverso la quiete o molte altre opportunità e attività diverse che si potrebbero avere nella vita"
Chloe Levins, BIU athletes ambassador del Team USA, ha aggiunto: “Dirigere completamente le proprie energie verso qualcosa di estraneo al biathlon è la cosa migliore che si può fare per il proprio cervello e il proprio corpo. Assicurarsi di continuare a mangiare pasti completi e sani durante la bassa stagione. Il corpo ha lavorato molto duramente, settimana dopo settimana, durante la stagione delle gare e ha bisogno di carburante sufficiente per ricalibrarsi. La primavera va usata per essere spontanei e lasciare vagare la propria anima! Inseguire altri interessi o semplicemente godersi la calma.”
Jonne Kähkönen, l'allenatore finlandese dell'Italia femminile, ci ha dato un suo contributo dopo aver aiutato Lisa Vittozzi a sollevare la sua prima grande Sfera di cristallo. Dopo uno sforzo fisico e mentale così impegnativo, il riposo e del recupero diventano vitali. Questo discorso però non vale solo per quegli atleti che, come la sappadina, sono reduci da una stagione di grandi traguardi e tante soddisfazioni, ma anche (e forse persino di più) per chi non ha ottenuto dalla propria stagione quello che si era prefissato.
“Anche se sei indietro e si è consapevoli che bisogna lavorare per recuperare, il recupero determina quanto e quanto spesso ci si può allenare. Durante la bassa stagione, ci si può permettere di mangiare qualcosa in più, che si tratti di un bel dessert o di un po' di cioccolato o dolciumi al cinema, fa tutto parte del recupero fisico e mentale. Bisogna trascorrere più tempo con la famiglia, gli amici e le persone care ed essere felici di ciò che si è realizzato, indipendentemente dal fatto che si siano raggiunti i propri obiettivi o meno. Lasciare il passato alle spalle e guardare avanti!”