Salto | 10 maggio 2024, 16:00

Salto con gli sci - Le atlete inviano una lettera alla FIS per chiedere la parità di gare, ma non arriverà prima della stagione 2026/27.

Salto con gli sci - Le atlete inviano una lettera alla FIS per chiedere la parità di gare, ma non arriverà prima della stagione 2026/27.

La spinta verso la parità dei sessi nel salto con gli sci si fa sempre più pressante. Se Maren Lundby ha aperto la strada con le sue battaglie per il raggiungimento, da parte delle atlete, degli stessi obiettivi dei colleghi uomini, il suo ritiro non ha di certo sopito la fiamma del cambiamento.

Come riporta NRK, nel corso del Meeting FIS di Praga che si è tenuto ad aprile, le saltatrici hanno inviato una lettera alla Commissione del salto in merito al futuro della disciplina e il ruolo che le donne dovranno giocare al suo interno. Concretamente, le ventisette le firmatarie di questa missiva, tutte protagoniste del circuito di Coppa del Mondo, hanno chiesto che le donne possano raggiungere la totale parità di calendario con quello maschile, avendo quindi più tappe e soprattutto più gare sui trampolini grandi.

"Nella mia esperienza, le persone che prendono le decisioni alla FIS sono un po' distruttive e poco lungimiranti. Per noi atleti è importante dire ciò che vogliamo. E spingere un po'" ha dichiarato Silje Opseth a NRK "È stata una provocazione per vedere se hanno il coraggio di investire di più su di noi, perché crediamo di avere un grande potenziale per offrire qualcosa di ancora più spettacolare e divertente da guardare rispetto a oggi"

L'emittente norvegese ha così interpellato Sandro Pertile, race director FIS per il salto in merito alla questione, che emerge il giorno dopo la pubblicazione dei calendari per la prossima stagione e l'annuncio che, già dal prossimo inverno, ci saranno dei piccoli passi avanti, come ad esempio l'allargamento delle gare di volo a Vikersund a 25 atlete. Pertile ha confermato che nella riunione di mercoledì a Portorose (Slovenia) si è stabilito che, in futuro, il salto con gli sci sia strutturato esattamente come il biathlon e lo sci di fondo, con un calendario di fatto unico e gli atleti coinvolti contemporaneamente negli stessi format di gara. Questa equiparazione non partirà però prima della stagione olimpica 2025/26, con un calendario completamente parallelo solo a partire dall'inverno 2026/27. Questo significa che, finalmente, le atlete potranno gareggiare nella Tournée dei Quattro Trampolini, che finora ha visto le resistenze da parte delle sedi di gara austriache.

"Deve essere chiaro che questo passaggio non accadrà da un giorno all'altro. Sarebbe un passo importante iniziare fin da ora, ma non ci aspettiamo cambiamenti nella prossima stagione, perché la stagione è ormai iniziata" ha dichiarato Pertile "la lettera è stato uno degli elementi, ma non quello decisivo. C'è un gruppo di atlete che hanno chiesto qualcosa, ma questa lettera non è stata firmata dal rappresentante degli atleti"

Le reazioni della FIS alla lettera sono state comunque divise. Alcune sono state positive, altre no, secondo Opseth.

"Ci sono alcuni che pensano che gli atleti non dovrebbero dire nulla perché non capiamo come funziona il sistema FIS e che stiamo solo creando il caos condividendo cose come questa. Ma se non ascoltano gli atleti, perché sono lì? Tuttavia, mi rendo conto che le cose in questo sistema devono essere affrontate in modo molto formale"

Chika Yoshida, direttrice di gara FIS per il salto con gli sci femminile, si incarica di rispondere al quesito della norvegese, comprendendo la voglia di avere cambiamenti veloci che permettano loro di raggiungere i propri sogni e obiettivi.

“Capisco quello che provano, altrimenti perderanno la loro occasione ma spero che capiscano. Le cose non possono cambiare rapidamente. Per esempio, l'Associazione sciistica austriaca deve preparare le piste per donne e uomini. E se non possono farlo in fretta, nemmeno io posso cambiare nulla in fretta" ha dichiarato a NRK "Quindi la decisione spetta soprattutto alle federazioni che investono i loro soldi in impianti e altro. Spero che le atlete capiscano che vogliamo che parlino. Sono loro le protagoniste principali."

 

 

Federica Trozzi

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