Tra tutti gli incoraggianti segnali arrivati dalle categorie giovanili dello sci di fondo in questa stagione, sicuramente quello lanciato da Maria Gismondi è quello che ha fatto più clamore. L’atleta classe 2004 originaria di Subiaco, vicino a Roma, è infatti riuscita a portarsi a casa la medaglia d’oro nella 20 km in tecnica libera ai Mondiali Junior di Planica, in Slovenia, riportando il successo in Italia dopo 35 anni dall’ultimo titolo mondiale junior targato Stefania Belmondo. Raggiunta dai microfoni di Fondo Italia, la giovanissima campionessa azzurra - tesserata per le Fiamme Oro - ha tracciato un bilancio della sua bella stagione, durante la quale ha anche potuto gioire per l’esordio in Coppa del Mondo.
A proposito della vittoria ai Mondiali Junior, Gismondi si dice molto soddisfatta, anche per il valore di questa vittoria in relazione alla difficile stagione vissuta nel 2022/23: “Se mi è cambiata la vita? No, ma diciamo che sono molto soddisfatta della mia stagione e lo prendo come un punto di partenza per i prossimi anni. E’ stata una sorta di riscatto dalla stagione prima in cui ho partecipato solo alle prime gare e poi a causa della mononucleosi non ho più potuto fare niente. Sono molto contenta, però bisogna continuare a lavorare. Mi ha dato la consapevolezza di valere qualcosa, quindi è una motivazione in più da cui ripartire”.
Come detto, la stagione da poco conclusa ha permesso alla fondista di Subiaco di scendere in pista per la prima volta nel circuito di Coppa del Mondo, prendendo parte alla 20 km mass start a skating di Falun, che ha chiuso il calendario del massimo circuito del fondo. Queste le sue impressioni: “L’ambiente è bellissimo. Innanzitutto quest’anno non mi sarei mai aspettata di poter fare la mia prima gara di Coppa del Mondo ancora da junior, quindi già ero contentissima di questa possibilità. E’ stato bellissimo vedere tutti gli atleti che in genere sono abituata a seguire in tv e su Instagram e averli lì, a fare le gare con me. La gara? Non ero nella migliore delle condizioni e non stavo benissimo, non è andata al 100% (ha chiuso 49ª, ndr). Però sono molto contenta dell’esperienza che ho potuto fare”.
Un'esperienza, quella in Coppa del Mondo, che ha permesso a Gismondi di vedere da vicino un ambiente che solitamente era abituata a seguire da spettatrice: “Che cosa si impara da un'esperienza così? Bisogna rubare il più possibile e guardare tutto quello che fanno e come si comportano. Poi non è detto che sia tutto giusto, ma bisogna riflettere su quello che facciamo noi e fare il confronto”.
Rimane forte il legame con la sua terra d'origine, che ha dovuto lasciare molto presto per seguire la passione per lo sci di fondo, ma dove fa spesso ritorno non appena possibile. Proprio Subiaco, al suo ritorno dopo la vittoria ai Mondiali, ha voluto accoglierla con un tributo speciale: “Subiaco? Quando torno a casa mi alleno molto raramente, faccio un po’ di corsetta e palestra e niente di più. La festa che mi hanno fatto? Sono tornata a casa e mi hanno fatto due bellissime feste sia il Comune sia lo sci club, che mi ha fato una bellissima sorpresa. Con tutti i bambini dello sci club lì per me, è stato bellissimo”.
Inevitabile il riferimento allo skiroll, disciplina in cui Gismondi si è cimentata per anni e che quest'anno vedrà i Campionati Mondiali in Val di Fiemme: “Se ci sarà la possibilità di partecipare alla gara in Val di Fiemme la farò molto volentieri, come ho fatto lo scorso anno. L’allenamento estivo è principalmente in vista della stagione di sci di fondo”.