Sci di fondo | 26 maggio 2024, 19:00

Tour de Ski, Granfondo e Mondiali Para, Gerti Taschler proietta Dobbiaco verso il 2024/25: "Sarà un'altra stagione intensa"

Photo Credit: Newspower

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Dobbiaco, o meglio Toblach. Quella località che – insieme alla Val di Fiemme – tiene da anni in alto il nome dell’Italia nei circuiti internazionali di sci di fondo e che, anche nella prossima stagione, non mancherà all’appello. Sono numerosi gli eventi che Dobbiaco si prepara ad ospitare nell’inverno 2024/25: a partire dalle 4 gare del Tour de Ski (nessuno ne aveva mai ospitate 4), passando per i Mondiali di Para Nordic e Para Biathlon, fino ad arrivare alle granfondo come la 3 Zinnen Ski Marathon (inserita nel circuito Ski Classics) e la celebre Dobbiaco-Cortina. Per fare il punto in vista della prossima stagione, Fondo Italia interpella Gerti Taschler, presidente di Sport OK, sodalizio che si occupa dell’organizzazione di tutti questi eventi sulle nevi di Dobbiaco.

 

Qual è il bilancio che fa della stagione da poco conclusa a Dobbiaco?

“La stagione è stata veramente lunga e intensa. Devo dire che siamo contenti perché abbiamo avuto tutti i format possibili tra Coppa del Mondo, Coppa del Mondo Para, Coppa Italia, Coppa Europa e Granfondo. Siamo soddisfatti, anche dei complimenti ricevuti dalla FIS. A Portorose (dove a inizio maggio ci sono stati i meeting FIS per la definizione del calendario, ndr), quando ho parlato le nazioni si sono alzate ad applaudire ed è stata una bella soddisfazione vedere che anche nazioni come la Norvegia, che di solito è molto critica, hanno apprezzato il nostro lavoro”.

Il Tour de Ski sarà per la prima volta tutto in Italia, con 4 tappe a Dobbiaco. E’ per voi una grande soddisfazione?

“E’ la prima volta che succede e siamo molto contenti. Prenderemo noi la tappa prevista inizialmente a Goms e dunque avremo 4 gare. La scelta di fare un Tour de Ski tutto italiano è stata presa dalla FIS in accordo con le varie nazioni, anche in ragione dell’altitudine di Goms e della distanza degli alberghi. Sembra comunque che dall’anno prossimo la Svizzera tornerà a far parte del Tour”.

Come vi avvicinate a questo nuovo appuntamento con il Tour de Ski?

“Avremo di nuovo l’apertura del Tour de Ski, penso che abbiamo raggiunto una professionalità sufficiente per questa sfida, anche grazie a tutti i volontari che sono veramente il motore e il cuore della nostra organizzazione e ci aiutano ci sostengono in tutto. Anche loro sono molto contenti di avere quattro giorni di gare”.

Cosa può dirci riguardo ai Mondiali di Para Nordic e Para Biathlon?

“Quest’anno, dall’8 al 16 febbraio, avremo i Campionati Mondiali di Para Nordic e Para Biathlon. È una sfida personale che voglio portare avanti per poter dare anche a questi atleti la possibilità di gareggiare. L’anno scorso siamo stati tra le 3 località che hanno organizzato la Coppa del Mondo e ho visto tante belle cose e ho avuto tante belle soddisfazioni. Sicuramente proseguiremo su quella strada. Se l’assegnazione a Dobbiaco è già ufficiale? Il contratto non l’ho ancora firmato, ma a Portorose è stato confermato che i Campionati Mondiali sono fissati a Dobbiaco”.

Sul lato del biathlon ci sono degli aspetti su cui secondo lei Dobbiaco deve ancora fare dei passi avanti?

“Come dico sempre nello sci di fondo ormai siamo esperti e non mi preoccupo più di tanto, mentre il biathlon è una cosa nuova per noi. Però posso contare su Marina Rizzo nel comitato, che è allenatrice di biathlon ad Anterselva, oltre ad avere la fortuna di potermi affidare a Nathalie Santer, che fa parte dell’International Biathlon Union (è membro dell’Executive Board, ndr). Quindi anche per quello sono abbastanza tranquillo”.

Quali altri appuntamenti avete in programma?

“Avremo di nuovo la 3 Zinnen Ski Marathon che è riconfermata all’interno del circuito Ski Classics. La Dobbiaco-Cortina, poi, è confermata sicuramente. Sarà un’altra stagione invernale intensa. Nella Nordic Arena stiamo facendo dei ponti nuovi e stiamo migliorando le piste e i vari tracciati, sono interventi che facciamo ogni anno. In programma abbiamo anche un po’ di festa a capodanno”.

Fausto Vassoney