Si ingarbuglia ulteriormente il caso che da tempo ormai tiene banco all’interno della squadra francese di biathlon e che riguarda le due campionesse transalpine Julia Simon e Justine Braisaz-Bouchet. Un caso scoppiato nell’estate 2023, che si riferiva a fatti accaduti ad agosto 2022 e per cui Julia Simon è stata accusata di frode con carta di credito, per presunto utilizzo della carta della compagna di squadra, a sua insaputa.
Gli ultimi aggiornamenti, portati in luce nei giorni scorsi da un articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa, parlavano di una possibile condanna già avvenuta, sebbene con arrivassero conferme in tal senso (come rilevato anche da Fondo Italia).
Ora, a parlare è Christian Borel, avvocato della biatleta francese, che in un articolo pubblicato dalla testata francese Le Parisien smentisce fermamente la versione secondo cui Simon sarebbe stata condannata e, anzi, ribadisce la posizione della francese che continua a dichiararsi innocente e vittima lei stessa di un furto d’identità. "Questa informazione è completamente sbagliata – sentenzia l’avvocato Borel riferendosi alla presunta condanna – un insieme di menzogne".
“Non esiste alcuna procedura in Italia – aggiunge poi Borel con riferimento al comunicato stampa dei Carabinieri di Torino da cui emergeva la versione da lui smentita -. E’ impossibile che sia vero. La mia cliente attende con calma l’esito della procedura. Quello che è certo è che tutti hanno voglia di riappacificarsi”. La realtà dei fatti, stando alle parole di Borel, sarebbe dunque quella che fino ad ora si era ritenuta plausibile ovvero quella di una situazione di pace all’interno della squadra francese, in attesa del processo che – precisa Le Parisien – è tuttora in corso presso la procura di Albertville.
Biathlon – Caso Simon, l’avvocato a Le Parisien: “Julia condannata? Tutte menzogne. Il processo è ancora in corso”
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