Lavorare insieme per crescere. L’Austria e la Repubblica Ceca, due nazioni con un bella tradizione nel salto con gli sci, mettono in piedi una collaborazione con l’obiettivo di contribuire alla crescita reciproca. Da quest’anno, infatti, entra nel vivo l’asse di collaborazione tra queste due nazioni, già in programma da anni, ma mai realmente concretizzato. Se da una parte per gli austriaci, tra le squadre leader del settore, potranno approfittare di questa collaborazione per ampliare la propria sfera portando a gareggiare in Austria numerosi atleti cechi a partire dai settori giovanili, l’occasione è quanto mai ghiotta per la Repubblica Ceca, che potrà servirsi dell’esperienza affermata dei vicini di casa per stimolare la crescita del proprio movimento.
A parlare del progetto di collaborazione è Vít Háček, responsabile del salto con gli sci ceco, in un’intervista rilasciata alla piattaforma locale Skoky.net. Un’intervista in cui dettaglia le specifiche di questa cooperazione, spiegando che non si tratta solo di una partnership che coinvolgerà i settori di punta del salto con gli sci, bensì di un progetto indirizzato anche ai club dei due paesi. “Abbiamo concordato la cooperazione in diversi settori – spiega Háček – Uno di questi, ovviamente, è la collaborazione della squadra nazionale. Avrà luogo sotto forma di raduni congiunti e allenamenti congiunti in uno dei centri locali. Anche gli austriaci saranno coinvolti nella preparazione dei piani di allenamento dei nostri saltatori. La seconda cosa è che ci aiuteranno parzialmente a risolvere i problemi di attrezzatura. Si parla principalmente di sci e scarponi, solo in parte di tute. La terza questione è la cooperazione dei club. I nostri club andranno alle competizioni in Austria per vedere come funziona nel concreto il sistema austriaco”.
Si tratta di un segnale di apertura importante, in parte già esplorato dalla collaborazione tra Norvegia e Stati Uniti, che non potrà che portare benefici a entrambe le formazioni, contribuendo alla crescita e alla diffusione di questo sport non solo in Repubblica Ceca, ma anche in Austria dove arriverà un maggior numero di saltatori. “Il rapporto tra i raduni a cui parteciperemo con gli austriaci e quelli in cui ci alleneremo da soli sarà di circa cinquanta a cinquanta – prosegue Háček – Ma i ritiri congiunti saranno intenzionalmente più lunghi in modo da poter dare una buona occhiata all’intero sistema di allenamento, alla pianificazione dell’allenamento, compreso l’allenamento a secco. Non vogliamo farlo solo sui trampolini”.
Nell’ultima stagione l’Austria ha dominato la Coppa del Mondo con Stefan Kraft vincitore della classifica generale e Daniel Huber della Coppa di volo con gli sci. Per trovare il miglior saltatore ceco, bisogna invece scendere al 33° posto, dove si leggeil nome di Roman Koudelka, in passato capace anche di chiudere in top ten la overall di Coppa del Mondo. Anche al femminile, l’Austria è tra le assolute padrone della disciplina considerando che ha vinto 2 delle ultime 3 Coppe del Mondo (nel 2022 Marita Kramer, nel 2023 Eva Pinkelnig) e quest’anno ha piazzato 2 atlete nella top 5 (Pinkelnig 2a, Seifriedsberger 5a). Più indietro anche qui la Repubblica Ceca, che vede nel 29° posto in classifica generale di Karolina Indrackova il miglior risultato.
Salto con gli sci – Nasce la collaborazione Austria-Repubblica Ceca: raduni congiunti, aiuti sul tema attrezzature e scambi a livello giovanile
Ti potrebbe interessare
Fausto Denti e la FISI che verrà: “Priorità a scuola, attenzione ai costi e corpi militari”
Il presidente FISI Bergamo analizza l'ottima stagione degli atleti bergamaschi e del comparto turismo. Sul futuro
Sci di Fondo – Sprint Lahti, i norvegesi difendono la Svezia: “Se gli aiuti dei compagni sono illegali, non ha senso avere le nazionali”
Fa ancora discutere la sprint di Lahti, penultima gara della Coppa del Mondo 2022-23 che ha consegnato la
Sci di fondo – Ucraina, “sanzioni personali” contro atleti pro Putin: anche Bolshunov e Stepanova nella lista nera
"L’Ucraina continuerà a introdurre sanzioni sportive fino a quando l’ultimo soldato non avrà