Quando dici trail dici Sophia Laukli. Fondista di primo livello, l’americana è ormai considerata a tutti gli effetti una specialista della corsa in montagna, tanto da accumulare, durante ogni estate, numerose vittorie tra le montagne europee, in un percorso di preparazione volto ad arrivare alla stagione invernale nella migliore condizione. Nelle ultime ore, Sophia Laukli ha aggiunto un trionfo al suo già ricco palmarès, imponendosi nell’“Eiger Ultra Trail”.
Ai piedi dell’imponente massiccio dell’Eiger, la cui parete nord è celebre per essere stata una delle ultime conquiste degli scalatori sulle Alpi, un percorso da 51 km di lunghezza e 3100 metri di dislivello positivo ha accompagnato Laukli al successo tra i panorami mozzafiato della Svizzera.
Intervistata per i canali ufficiali della gara, Laukli ha commentato a caldo la vittoria: “E’ stato super super duro e forse più lungo di quanto mi aspettassi. E’ la gara più lunga che io abbia fatto per allenarmi e quindi ero molto nervosa. Sono contentissima di come è andata. C’è stato un momento durante la gara in cui ho avuto dei problemi di stomaco, penso di aver sentito l’altitudine e non ero sicura di riuscire a finire la gara. Fortunatamente mi è passata e gli ultimi 7 km sono andati molto bene. E’ stata molto bella, perché ho avuto il tempo di godermi il panorama. E’ stata comunque molto dura, ma questo mi ha aiutata ad arrivare fino a qui”.
Sci di fondo – Laukli vince ancora nella corsa in montagna: l’americana davanti a tutti sui 51 km dell’Eiger Ultra Trail

Ti potrebbe interessare
Biathlon – Dominik Windisch: “Sto lavorando tanto sul modo di approcciare al tiro”
Intervista al campione del mondo della mass start: "In estate mi sono preso una bella vacanza, spegnendo social e
Biathlon – Doro Wierer: “Il primo tiro in piedi mi è letteralmente scappato”
Dorothea Wierer ha affrontato la seconda frazione della frazione di Ruhpolding: partita a braccetto con la
Sci di fondo – Klæbo alla Red Bull Arena di New York per seguire un match di calcio: in campo c’era anche un suo connazionale
La pausa estiva – che poi tanto pausa non è viste le grandi moli di allenamento da mettere in cantiere – permette