Lena Häcki-Gross è uno dei nomi più importanti all’interno della biathlon family. Benché sia arrivata al successo in Coppa del Mondo solo nel pieno della maturità agonistica, nello scorso inverno, conquistando due vittorie, è però una delle colonne del movimento, venendo eletta lo scorso marzo come membro del Comitato Atleti IBU.
Oggi, la 29enne di Engelberg è un’atleta e una donna sicura nel suo ruolo e nel suo fisico, ma non è sempre stato così. Come ha rivelato in una intervista alla a SRF (Schweizer Radio und Fernsehen), la televisione pubblica della Svizzera tedesca e romancia, all’inizio della sua carriera sportiva, tra i 16 e i 17 anni, quando ha iniziato ad ambire ad una carriera di alto livello nel biathlon internazionale e, per raggiungere i suoi obiettivi, la cura per il proprio corpo e alla propria alimentazione si sono tramutate in un’ossessione.
Nella pratica, questa dipendenza si è tradotta in un disturbo alimentare: disturbo da alimentazione incontrollata, per essere più precisi. “È un comportamento in cui si cerca di perdere più peso possibile in una volta sola, facendo la fame. Tuttavia, il corpo non riesce a mantenere questo comportamento e attiva un segnale di emergenza che porta alle abbuffate”
Queste abbuffate non facevano altro che farla sprofondare in una spirale negativa, fatta di sensi di colpa e durezza nei confronti di sé stessa. “La mia autostima era ai minimi termini. Ho negato a me stessa la mia forza di volontà. In altre parole, il tratto caratteriale di cui ero sempre stata estremamente orgogliosa come atleta”.
Il disturbo alimentare e la bassa autostima hanno determinato a lungo i suoi comportamenti, portando la giovane elvetica a nascondersi, evitando che gli altri percepissero il suo disagio per molto tempo. Le ci è voluto del tempo per aprirsi. Finché non è riuscita a dire: “Non è colpa mia e non è certo una debolezza parlare di debolezze, ma un punto di forza”.
La biatleta attribuisce parte del merito della sua risalita dal baratro alla sorella Martha, la prima persona a cui a rivelato il suo disagio. Martha Häcki, dal canto suo, applaude Lena per il coraggio avuto a mettersi a nudo. “È stato davvero forte da parte di Lena parlare di ciò che le passava per la testa e del bagaglio che si portava dietro. Quel momento rimarrà sempre con me. Perché mi ha fatto capire quanto la cosa la stesse condizionando e quanto stesse soffrendo per questa storia”.
“Il primo e più importante passo è ammettere di avere un problema” spiega Häcki-Gross quando le viene chiesto come ha trovato il modo di affrontare la sua sfida. “Chiedere aiuto, parlare con qualcuno, aprirsi al proprio ambiente. Sono state queste le cose che, passo dopo passo, hanno migliorato l’intera situazione”
L’aiuto di un terapeuta l’ha riportata verso acque più quiete, che le permettono oggi di guardarsi allo specchio trovando un’immagine più positiva di sé e aumentando così la fiducia in sé stessa. La chiave di lettura, spiega, è quella della gentilezza nei propri confronti. Il percorso, però, continua ancora: “Ci vorrà un po’ di tempo, se mai sarà del tutto superato. Ma mi sento già molto meglio. Sono di nuovo molto più felice”.
Biathlon – Lena Häcki-Gross parla dei suoi disturbi alimentari: “Ho negato a me stessa la mia forza di volontà”
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