Il mese di agosto, con i tanti festival di sci nordico in versione "estiva" offerti dal calendario sportivo scandinavo, è un mese di grandi opportunità per gli atleti di mettere in pratica quanto fatto in allenamento e soppesare l’andamento della preparazione. Per Lucas Chanavat, i primi pettorali sono arrivati la settimana scorsa in Norvegia, dove ha partecipato al tradizionale Blink Festivalen, arrivando terzo nella sprint a skating di chiusura.
I colleghi francesi di Nordic Magazine lo hanno contattato mentre è ancora in Norvegia, dove attende l’arrivo del resto della Nazionale transalpina e sta continuando a lavorare con un compagno di allenamenti molto speciale.
"L’inverno è ancora lontano. Stiamo affrontando molte cose. Inizierò un altro ciclo con il raduno a Trondheim e le gare della Toppidrettsveka. Sarà divertente. Mi sto già allenando con Klæbo e continueremo a farlo durante questa settimana prima dell’inizio del ritiro con la squadra francese. Abbiamo ancora un buon mese davanti a noi!"
Una collaborazione con il rivale norvegese che perdura già da qualche anno, con i primi accenni di questa amicizia fuori dalle piste nel 2020, quando i due, al termine della stagione, si sono ritrovati a Sognefjellet, in Norvegia, per una sessione di allenamento assieme sulla neve. Per quanto riguarda invece le gare estive, le varie kermesse scandinave sono sempre più popolari tra gli atleti, che tendono ormai ad abbinarle ai training camp stagionali, e i francesi non sono da meno. Dopo le prime prove, il 29enne traccia un primo bilancio delle sue prestazioni.
"Sono sempre felice di partecipare a queste gare in piena estate. Mi piace molto la Lysebotn Opp e la Mass in città. Sono due eventi molto interessanti. E poi ti permette di fare una sprint, anche se un po’ insolita, in piena estate. È anche utile per lavorare sul posizionamento. È sempre bene rimettere il pettorale. Per quanto riguarda la salita, sono abbastanza soddisfatto in termini di "risultato". È stata un po’ dura perché devo ancora lavorare su alcune cose, ma è un buono sforzo ed è sempre bello farlo" spiega; al di là dei risultati, un po’ deludenti a causa di una rottura di un bastoncino nella Mass e soddisfacenti nella sprint con il podio, il francese assicura che di essere andato "per gareggiare e non c’era nessun obiettivo in questo torneo se non quello di lavorare bene. È sempre un buon risultato."
"Si possono fare delle grandi gare che sono un po’ più simili a quelle invernali. La concentrazione delle gare è pazzesca ed è sempre dura. In estate ci sono molte persone in forma. È facile essere motivati per queste gare perché c’è una vera battaglia!"
