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Biathlon – Anaëlle Bondoux continua a stupire nel trail: sua anche l’Experience Trail Courmayeur

La corsa nei sentieri, o più semplicemente trail running, è una componente irrinunciabile della preparazione estiva per gli atleti invernali, al fianco delle lunghe ore in bici per le strade di montagna. Sempre più sono però gli atleti che decidono di mettere alla prova le loro abilità di corridori in ambiente naturale in un contesto competitivo. La doppia carriera tra sci di fondo e trail running di Sophia Laukli vincitrice della Final Climb sul Cermis dell’ultima edizione del Tour de Ski, ma quest’estate sta emergendo un secondo nome, proveniente stavolta dal biathlon. Si tratta di Anaëlle Bondoux, promessa del biathlon francese e nome di punta per la squadra transalpina in IBU Cup. 
La 20enne di Grenoble si era già messa in mostra in occasione della Marathon du Mont Blanc, nel giugno scorso, dominando la gara da 23 km e sugli stessi sentieri si è ripetuta nella giornata di ieri vincendo l’Experience Trail Courmayeur (ETC), evento organizzato nell’ambito della grande settimana dell’Ultra Trail Mont Blanc, che come suggerisce il nome parte proprio da Courmayeur, emblematica località della Valle d’Aosta, che prevedeva "solo" 15 kilometri, compensati però da 1260 metri di dislivello positivo, all’interno di un anello intorno al Monte Bianco, tra i paesaggi mozzafiato nel cuore delle Alpi italiane.
In 1h32’52" la biathleta del Delfinato si è messa alle spalle anche un’autorità del trail running, la svizzera Maude Mathys, battendola di 1’53, e l’italiana Vivien Bonzi, a 3’51. Una prestazione per cui la piccola statura sicuramente è un gran vantaggio, ma che ne mette in mostra anche le grandi doti di forza e resistenza in un percorso per nulla elementare. 

Per la stagione 2024/25 Bondoux fa parte della nella Squadra B della nazionale francese e, oltre a consolidare la sua esperienza in IBU Cup e nelle competizioni junior, non è difficile immagine che il suo obiettivo sia quello, sebbene molto impegnativo vista la grande concorrenza, di debuttare in Coppa del Mondo. E la mole di lavoro accumulata tra gli allenamenti in squadra e il trail, attività come già detto propedeutica al lavoro invernale, non c’è dubbio che la metteranno in una posizione di vantaggio per provarci.
Nella gara italiana si è infine cimentata anche un’altra atleta francese, la migliore fondista della Nazionale d’Oltralpe, Delphine Claudel, che ha tagliato il traguardo in quinta posizione a 7′ dalla testa.

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