Home > Notizie
Skiroll

Skiroll – Verso i Mondiali, intervista a Matteo Tanel: “La condizione c’è, andrò a caccia di tappe. Col Cermis un rapporto di amore-odio”

Matteo Tanel guarda all’appuntamento con gli imminenti Campionati Mondiali di skiroll che prenderanno il via il prossimo 12 settembre a Ziano di Fiemme con la mass start in tecnica libera ad aprire le danze, per poi andare avanti fino al 15 settembre, data in cui è in programma l’iconica salita del Cermis. Una rassegna che non solo assegnerà importanti medaglie, ma costituirà anche la terza e ultima tappa della Coppa del Mondo e dunque contribuirà all’assegnazione della sfera di cristallo. Attualmente 2° nella classifica generale, Tanel proverà ad accorciare il divario con il lettone Raimo Vigants, seppur l’obiettivo rimanga quello di puntare alle singole vittorie di tappa. Un occhio rivolto alla preparazione che l’ha accompagnato fin qui e l’altro ben fisso sulle importanti gare in Val di Fiemme, lo skirollista classe ’93 del Team Robinson Trentino – già vincitore di due Coppe del Mondo nel 2020 e nel 2022 – racconta a Fondo Italia le sue sensazioni a pochi giorni dall’appuntamento di casa.

Partendo dalla Coppa Italia NextPro a Darfo Boario, la vittoria nella mass start è stata per lei un buon segnale nell’avvicinamento alle gare in Val di Fiemme?
“Ci tenevo a fare bene, abbiamo fatto una settimana di lavoro intenso al CeRiSM e quindi non era scontato riuscire a fare una bella gara, ma sono riuscito a migliorarmi sia in sprint sia nella mass start. Ho trovato la giusta cattiveria per giocarmi qualcosa, le gambe giravano bene e sono soddisfatto. E’ qualcosa che mi porto dietro anche in Val di Fiemme per quanto riguarda morale e gestione della gara”.

È soddisfatto dei risultati raccolti fin qui in Coppa del Mondo? Cosa si aspetta da questi Mondiali?
“Credo la mia stagione sia stata buona, nelle individuali in Coppa del Mondo ho sempre vinto ed è segno che la condizione c’è. Nelle mass start ho sempre avuto sfortuna, dalla caduta in Lettonia alla rottura del bastone in Kazakistan. Ma fa parte del gioco e spero di riuscire ad esprimere al meglio la mia forma. Finora non ho avuto acciacchi, sto bene e sono riuscito a seguire tutto il programma di allenamento”.

Quest’ultima tappa sarà cruciale anche per l’assegnazione della Coppa del Mondo, l’obiettivo è provare a scalzare Raimo Vigants dalla vetta della classifica?
“La vedo molto difficile perché ha 50 punti di vantaggio ed è un buono sprinter quindi guadagnerà sulla sprint. Dovrei riuscire a fare l’impresa. Io punto alle gare singole, ormai mi dichiaro ‘cacciatore di tappe’ come Carapaz nel ciclismo. Cerco di fare il meglio ad ogni gara, viverle bene e divertirmi. Se poi riusciremo a scalzare Raimo non si sa, ma comunque vada andrà bene”.

Avere i Mondiali ancora una volta sulle strade di casa è uno stimolo ulteriore?
“E’ sempre bello. Porta tanta pressione, ma anche tanta più calma perché conosci il percorso e il tifo è dalla tua parte. In tedesco si dice che tutto è più ‘Heimisch’. Si va molto più rilassati e basta non farsi troppe aspettative e ‘menare’. Ho bei ricordi dall’ultima volta che sono da stimolo per provare a ripetersi”.

Un commento sulla salita del Cermis e sulle emozioni legate a questa gara?
“Con il Cermis ho un rapporto di amore-odio. Due volte sono arrivato in cima è ho preso la Coppa del Mondo, altre due volte – specialmente l’anno scorso – l’ho persa. E’ una salita dura e il pezzo in piano prima non aiuta perché non sono un grande ‘double-poler’, però ci provo e sto migliorando. La salita è bella e sono andato su sempre bene. È da gestire bene, senza fare troppi calcoli come ho fatto sbagliando in passato. E’ dura, ma è sempre bello arrivare in cima al Cermis a fine stagione. La trovo una cosa romantica. Dopo il Cermis per me è sempre finita la stagione: l’anno scorso ero partito in vacanza e quest’anno proprio il giorno dopo partirò in viaggio di nozze”.

In conclusione c’è anche spazio per un appello ai tanti tifosi, che sicuramente accorreranno sulle piste fiemmesi: “Spero che vengano tutti a vederci, il tifo non fa mai male. Aspettiamo numerosi tutti i sostenitori, quella della val di Fiemme sarà come sempre una grande festa. Adeso specialmente, con questo clima preolimpico che dobbiamo gustarci. Siamo il primo evento che ci accompagna verso il 2026, quando ci saranno poi altri grandi campioni a gareggiare in questa valle per altre importanti medaglie”.

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image