Negli ultimi anni è accaduto in diverse occasioni, in particolare in Scandinavia, che alcuni attivisti per il clima invadessero la pista per manifestare il proprio dissenso verso alcune aziende che producono combustibile fossile, in particolare Equinor, addirittura sponsor della nazionale norvegese, anche se ha già annunciato che non rinnoverà la sponsorizzazione.
Per questo motivo, tra i vari argomenti sul tavolo della Commissione sci di fondo della FIS, a Zurigo si è parlato anche di questo. Si è deciso che verrà valutato caso per caso e non vi sarà una procedura standard, in quanto non possono essere eventi predeterminati. Ecco quanto scritto dalla FIS: "Si è discusso delle interruzioni inaspettate delle gare e la giuria ha la possibilità di reagire se una competizione è stata interrotta da manifestanti che hanno tentato di bloccare l’evento. Sebbene vi siano molti scenari possibili, ogni situazione verrà valutata caso per caso, poiché non possono essere tutti predeterminati".
Vi sono stati anche diversi piccoli cambiamenti all’ICR (International Competition Rules), che analizzeremo più avanti.
Interessante la decisione riguardante la penultima tappa della Coppa del Mondo, la sprint che si svolgerà a Tallin mercoledì 19 marzo. Come accaduto già due anni fa, infatti, si utilizzerà la sciolinatura comune. L’obiettivo è quello di ridurre i costi per le squadre, con un ristretto numero di tecnici e skiman.
Sci di fondo – Le decisioni del meeting autunnale: a Tallin sciolinatura comune; si è discusso su come comportarsi in caso di sospensione della gara per proteste!

In foto: attivisti sulle piste di Trondheim
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